Aboliti nel 1995. Il piano presentato dal
ministro ai sindacati
In arrivo il decreto: stop ai debiti, rispuntano i test di settembre
Scuola, torna l'esame di riparazione
"Pronti a partire già da quest'anno".
Salvo Intravaia, la Repubblica
del 16/9/2007
ROMA - Tornano gli esami
di riparazione. Il decreto è quasi pronto e la sua emanazione è attesa
per i prossimi giorni. Se la bozza consegnata ai sindacati lo scorso 5
settembre si trasformerà in legge, già dall'anno scolastico appena
iniziato circa 2 milioni di studenti delle scuole superiori saranno
chiamati a "saldare i debiti" che accumuleranno nei prossimi mesi con
una formula che ricorda molto da vicino i "vecchi" esami di
riparazione di settembre.
Il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, lo aveva già
annunciato a luglio quando ha illustrato gli esiti, per molti versi
disastrosi, degli scrutini dell'anno scolastico appena archiviato. E
ora, ecco il nuovo passo verso la decisione finale: il ritorno degli
esami di riparazione.
Quel 36 per cento di ragazzi e ragazze che quest'anno
ha ottenuto la promozione nonostante avesse lacune in una o più
discipline non è proprio andato giù al ministro. I promossi con debito
due anni fa furono il 30 per cento mentre nel 2003 se ne contarono 26
su 100.
Il documento, passato al vaglio dei sindacati molti dei quali hanno
approvato la manovra di Fioroni, è di quelli che farà senz'altro
discutere. Il messaggio rivolto agli studenti è chiaro: meglio non
scherzare troppo quest'anno. In 11 articoli è contenuta una specie di
rivoluzione. A partire dall'anno in corso (il 2007/2008) "nei
confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è
stato verificato il mancato conseguimento della sufficienza in una o
più discipline, il Consiglio di classe procede al rinvio della
formulazione del giudizio finale". Una procedura che riporta, di
fatto, alla "rimandatura" abolita nella scuola secondaria di secondo
grado dall'allora ministro della Pubblica istruzione, Francesco
D'Onofrio, nel 1995.
Quasi vent'anni prima, nel 1977, per le classi di scuola elementare e
media gli esami di settembre erano stati soppressi. "Il dirigente
scolastico - continua il documento - comunicherà alle famiglie, per
iscritto, la motivazione delle decisioni assunte dal consiglio di
classe". Le famiglie saranno messe al corrente delle "specifiche
carenze rilevate" e dei "voti proposti" dai prof. Ma, contrariamente
al passato, sarà la scuola a farsi carico dei cosiddetti "interventi
didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi registrati, che
la scuola è tenuta a realizzare entro il 31 agosto dell'anno di
riferimento". Addio, vacanze estive per migliaia di studenti che in
questi anni potevano saldare i debiti anche durante l'anno successivo.
A settembre (entro il 7 settembre o comunque prima dell'inizio delle
lezioni) gli stessi insegnanti "in sede di integrazione dello
scrutinio finale, procedono alla verifica dei risultati conseguiti e
alla formulazione del giudizio definitivo che, in caso di esito
positivo della valutazione, consente l'ammissione dell'alunno alla
frequenza della classe successiva".
La scure di Fioroni sugli studenti fannulloni avrà ripercussioni anche
sulle scuole che dovranno al più presto mettere mano ai Pof (i Piani
dell'offerta formativa) per organizzare gli interventi necessari a
supporto degli studenti meno bravi. Licei, istituti tecnici,
professionali e artistici dovranno organizzare in estate i corsi di
Matematica: autentica bestia nera degli studenti e di tutte le altre
discipline. Ma occorrerà allargare i cordoni della borsa se si
vorranno ottenere i risultati sperati. Attualmente, infatti, le "ore
di recupero" vengono retribuite a parte agli insegnanti e con i budget
di cui dispongono le scuole si potrebbero assicurare poche ore lezione
agli studenti meno volenterosi.