Si riparte da 64 milioni. Tanti o pochi?

da Tuttoscuola, 4/9/2007

 

Con la circolare prot. n. 4026 del 28 agosto 2007, attuativa dell’art. 1, comma 627, della legge n. 296/06 (Finanziaria 2007), il ministro Fioroni provvede a finanziare una serie di attività delle scuole finalizzate al miglioramento della qualità dell’offerta formativa, dal recupero dei debiti (30 milioni) all’apertura pomeridiana delle scuole (9 milioni), dall’apertura o ristrutturazione dei laboratori scientifici (15 milioni) a varie altre voci, finanziate con importi minori (2 milioni), dall’educazione musicale alla promozione di attività motorie e sportive, dall’approfondimento della cultura e della storia locale allo studio di Dante. Sicuramente una boccata d’ossigeno importante per gli istituti scolastici.

Ma 64 milioni sono tanti o pochi? In sé la cifra appare consistente, ma se viene rapportata al numero delle scuole (e delle classi) interessate ai diversi interventi previsti, il discorso cambia.

I 30 milioni destinati alle attività di recupero dei debiti vanno divisi in pratica tra tutte le scuole secondarie superiori (3.218), perché il fenomeno ha riguardato il 36% degli allievi e sembra difficile ipotizzare che qualche istituto ne sia rimasto immune. Questo significa che ciascuna scuola avrà a disposizione circa 9.300 euro. Ma se dividiamo i 30 milioni, anziché per il numero delle scuole, per il numero di classi interessate (dalla seconda alla quinta), che sono circa 93.400, troviamo che ciascuna classe potrà disporre di circa 320 euro, con i quali si dovranno compensare gli insegnanti di diverse discipline.

I 9 milioni stanziati per l’apertura pomeridiana delle scuole, a loro volta, basteranno a mala pena a compensare gli straordinari del personale ATA. Nell’ipotesi che tale somma venga utilizzata solo per le scuole secondarie superiori, ciascuna di queste avrebbe a disposizione 2.800 euro, da dividere tra più persone e per i mesi di apertura delle scuole.

Per le voci minori va anche peggio. Per i "percorsi di approfondimento dello studio di Dante", per i quali vengono stanziati 2 milioni, la quota che spetterebbe a ciascuna scuola (in questo caso si devono considerare anche quelle del primo ciclo) sarebbe di meno di 200 euro. Ci si potrà fare, al massimo, una conferenza, o 3-4 lezioni collettive...