Riprende la trattativa di Reginaldo Palermo La Tecnica della Scuola del 13/9/2007. La trattativa, interrotta verso la metà di luglio, riprenderà il prossimo 18 settembre. A questo punto il Governo dovrà dire con chiarezza quanti soldi sono disponibili per il contratto e, soprattutto, impegnarsi per inserirli nella prossima legge finanziaria. Si riapre martedì prossimo 18 settembre, presso la sede dell’ARAN, la trattativa per il contratto del Comparto Scuola. La trattativa si era di fatto interrotta, peraltro in modo un po’ anomalo, intorno alla metà di luglio. Il 4 di luglio, infatti, i sindacati avevano chiesto all’Aran di presentarsi alla riunione successiva, prevista per il giorno 11, con dati precisi sulle risorse finanziarie disponibili per il rinnovo contrattuale; la settimana successiva l’Aran si è però vista costretta a comunicare che il Governo non aveva ancora fornito dati certi. La riunione, a quel punto, venne rinviata al 18 con l’impegno della parte pubblica di presentarsi con qualche cifra in mano.
Ma dopo la riunione dell’11 luglio non vi sono stati
più incontri, né ufficiali né ufficiosi. Qualche giorno fa la Uil-Scuola ha ripreso l’argomento delle retribuzioni divulgando i dati di una ricerca svolta dal sindacato stesso utilizzando dati ufficiali forniti dai Ministeri dell’Istruzione e dell’Economia: a questo punto gli stipendi del personale della scuola sono sotto i livelli raggiunti nel 2002. Adesso arriva la notizia della ripresa della trattativa che si preannuncia assai delicata dal momento che i fondi necessari per gli aumenti contrattuali dovranno essere inseriti nella legge finanziaria di cui si sta iniziando a discutere in questi giorni. I sindacati confederali, per parte loro, sono intenzionati a “riprendere il confronto con la ferma determinazione di chiuderlo tempestivamente, in coerenza con gli accordi sottoscritti con il Governo”.
L’avvertimento dei sindacati alle forze politiche è
chiaro: “Se non dovessimo riscontrare nella Finanziaria per il 2008
tutti gli impegni assunti dal Governo medesimo con la sottoscrizione
dell’Intesa ciò significherà l’apertura di una vertenza sulla prossima
Finanziaria con iniziative di mobilitazione e lotta”.
|