A proposito dei cambiamenti che il
ministro Fioroni Sarà il regno dell'ignoranza. Alle elementari l'obiettivo è far imparare a scrivere nei primi due anni Lorenzo Varaldo, la Repubblica del 20/9/2007
Probabilmente molti
genitori e insegnanti avranno nei giorni scorsi tirato un sospiro di
sollievo sentendo che il ministro Fioroni avrebbe ripristinato
l'insegnamento della grammatica, della storia, della geografia, che la
matematica sarebbe stata messa al centro della formazione e persino
che il Tempo Pieno veniva ripristinato. Due problemi più generali si pongono. La scuola nasce nell'antichità come un privilegio riservato ai ricchi. Essa aspira a diventare un diritto universale con l'Illuminismo e poi con le lotte del movimento operaio. E' per garantire questa universalità che esistevano i programmi nazionali, cioè programmi uguali per tutti. Le «indicazioni nazionali» (frutto dell'Autonomia Scolastica) si fondano invece su un altro principio: «Spetta ad ogni istituzione scolastica meglio specificare gli obiettivi da raggiungere». In altri termini: dato un quadro generale sempre più povero, ogni scuola potrà poi decidere se alzare o abbassare il livello. Concretamente: ci saranno scuole che insegneranno a leggere in prima e altre in seconda; scuole che insegneranno i solidi e altre no.... e persino i singoli alunni potranno avere programmi diversi, in nome della «centralità della persona». Invece di prevedere un'istruzione alta per tutti si ratificano le differenze sociali e l'abbassamento culturale. Un ribaltamento completo dei principi della Costituzione (art. 3). Le indicazioni avallano inoltre un principio pedagogico che va contro tutti gli studi sull'età evolutiva, l'apprendimento e il buon senso: affermano che un argomento lo si può studiare una sola volta nella vita, senza riprenderlo mai più. La storia dei Greci, per esempio, si potrebbe studiare solo a 9 anni, e quella del ‘900 solo a 13, come se le capacità percettive e cognitive fossero sempre le stesse. Infine, il «ripristino» del Tempo Pieno. In realtà centinaia di posti sono stati negati e si moltiplicano i casi in cui, per coprire le 40 ore, intervengono su una classe anche 10 o 11 insegnanti di altre classi alla settimana, anche a sei anni. Poveri bambini e poveri insegnanti. In altri casi i posti sono stati concessi, ma.... tagliando quelli per i portatori di handicap! La propaganda sul «nuovo umanesimo» nasconde una realtà impresentabile. Ma anche Fioroni non sfuggirà alla saggezza popolare: «Le bugie hanno le gambe corte».
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