Riapertura scaglionata fino al 18 settembre, in
classe circa 8 milioni di studenti
Oltre mezzo milione i ragazzi stranieri. Fra i docenti, 8 su 10 sono
donne.
Da oggi si torna fra i banchi
al via il nuovo anno scolastico.
la Repubblica
9/9/2007
ROMA - Da domani, e fino
al 18 settembre - a seconda dei diversi calendari regionali - otto
milioni di studenti italiani faranno ritorno fra i banchi per l'inizio
del nuovo anno scolastico, quello che nelle intenzioni del ministro
della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, dovrà segnare il ritorno
a una scuola più seria e autorevole. Oltre 42mila scuole statali di
ogni ordine e grado accoglieranno circa 7 milioni 800 mila alunni, ai
quali vanno aggiunti i ragazzi - circa 15 mila - che hanno scelto di
frequentare gli istituti privati. Questi i dati diffusi dal ministero
della Pubblica Istruzione per l'avvio dell'anno scolastico 2007/2008.
Ad attendere i ragazzi, oltre 720 mila docenti, con un incremento di
circa diecimila unità, dovuto al sdaldo positivo fra personale
nominato in ruolo e pensionamenti.
Il
calendario.
Le lezioni partono domani in cinque regioni, Valle d'Aosta, Piemonte,
Lombardia, Veneto e Molise, e nella Provincia autonoma di Bolzano.
Martedì 11, invece, suonerà la campanella per gli alunni dell'Umbria,
mercoledì 12 per quelli del Friuli Venezia Giulia e della Provincia
autonoma di Trento, giovedì 13 per i ragazzi di Toscana, Lazio e
Basilicata. Gli studenti di Emilia Romagna, Liguria, Marche, Abruzzo,
Campania, Calabria, Puglia e Sardegna potranno aspettare fino a lunedì
17. Gli ultimi a rientrare in classe saranno i giovani della Sicilia,
martedì 18 settembre.
Le
scuole.
Sono circa 42 mila le scuole statali di ogni ordine e grado, presenti
in 7.040 comuni (l'87% di tutti i comuni italiani), che stanno per
aprire i battenti. A queste si devono aggiungere 200 scuole presso
ospedali e luoghi di cura, 198 scuole situate su piccole isole e 209
presso istituti penitenziari. E naturalmente le scuole non statali che
fanno salire a circa 57 mila gli istituti scolastici presenti in
Italia.
Istituti
tecnici i più gettonati.
La secondaria di secondo grado è quella che raccoglie il maggior
numero di iscritti (2.598.720), in aumento costante, e gli istituti
tecnici si confermano al top delle preferenze (877.940), seguiti da
licei scientifici (598.381) e dagli istituti professionali (542.960).
Quest'anno a scegliere tecnici o professionali, dopo le medie, è il
55,5% degli studenti. Resta differenziata la presenza femminile nei
diversi tipi di istituto del secondo grado: bassa negli istituti
tecnici (34,7%), elevata nei licei classici (70%).
Stranieri, mezzo milione.
Gli alunni con cittadinanza non italiana hanno raggiunto quota 501.494
(il 5,6% di tutti gli alunni). Le scuole primarie sono quelle con il
maggior numero di stranieri (6,8%), l'area geografica che vede la
maggior incidenza di alunni non italiani è il Nord Est (9,3%), la
provincia con la più alta percentuale è Mantova (14%) e il comune
capoluogo con la maggior presenza Milano (14,2%).
Quote rosa in
cattedra.
Sono 721.579 gli insegnanti (con contratto a tempo indeterminato) che
quest'anno, secondo le stime del ministero della Pubblica istruzione,
saliranno in cattedra, 10.207 in più rispetto allo scorso anno. Il
numero di personale docente neonominato in ruolo supererà dunque di
circa 10 mila unità i pensionamenti. E considerando che l'età media di
chi esce è di 59,9 anni e quella di chi entra di 40,1, per ogni
docente sostituito - fanno notare al ministero - si avranno circa 20
anni (19,8) di "ringiovanimento". L'80,60% dei docenti è donna, con un
picco del 99,50% nella scuola dell'infanzia. E quest'anno, poco più di
un docente su dieci insegnerà in una scuola o una materia diversa da
quella dell'anno precedente: per 73.353 docenti, infatti, è stata
accolta la domanda di mobilità.