«ERRORI INAMMISSIBILI». E AN CHIEDE LE
DIMISSIONI DEL MINISTRO
Bufera sui quiz sbagliati. Mussi: cambio le regole.
I test di ammissione a Medicina potrebbero
essere annullati
Flavia Amabile, La Stampa del
9/9/2007
ROMA
Due domande errate sulle 80 previste nei test di accesso di Medicina,
e una serie di plichi non regolari a Catanzaro stanno scuotendo il
moido dell’università italiana. An chiede le dimissioni di Fabio
Mussi, ma il ministro promette: cambieremo le regole, dall’anno
prossimo tutto andrà bene.
Mussi parla di errori «inammissibili», chiede una «relazione» e
assicura che per quanto gli compete «sarà questo l’ultimo anno in cui
le cose sono state gestite così: bisogna metterci mano e cambiarle.
Nel decreto dei primi di agosto assieme al ministro della Pubblica
Istruzione, Giuseppe Fioroni abbiamo stabilito che 25 punti nei
concorsi vengano assegnati sulla base dei risultati degli ultimi tre
anni di liceo e del voto di maturità; saranno punti sottratti alla
pura lotteria dei quiz».
Per ora non ci sono atti ufficiali, ma il ministro ha sottolineato che
«ci sono casi» in cui «non esclude» che le «prove d’esame possano
essere annullate». E il sito del Miur riporta i risultati delle prove
nazionali (completate dappertutto tranne che a Catanzaro dove il
rettore ha mandato un esposto al ministero sui plichi aperti) con
l’esplicita segnalazione delle due domande errate dei test di
medicina, una di fisica, l’altra di algebra. La domanda numero 71
(quesito sulla velocità di un aereo in rapporto al vento favorevole o
contrario, annullato perché sarebbero state possibili più risposte, e
non una sola, tra le opzioni indicate) e la numero 79, una equazione
che soffriva del problema opposto in quanto nessuna delle cinque
soluzioni proposte era esatta.
Studenti e associazioni hanno annunciato ricorsi per chiedere
l’invalidazione dell’intera sessione di quiz e sui siti Internet hanno
chiesto le dimissioni del ministro. L’Unione degli universitari,
l’associazione di studenti più agguerrita nella lotta per l’abolizione
del numero chiuso e dei test selettivi, ha detto espressamente che «la
prova di Medicina va ripetuta, esattamente come accade per tutti i
concorsi pubblici in cui ci sono irregolarità.
Ma alle proteste degli studenti si sono aggiunte le reazioni
politiche. Due le interrogazioni parlamentari annunciate sulla
vicenda. Il capogruppo dei Verdi nella Commissione Sanità e Affari
sociali della Camera dei Deputati, Tommaso Pellegrino, presenterà
un’interrogazione al ministro dell’Università Fabio Mussi per fare
chiarezza. Per Pellegrino «è messa in dubbio la validità del test
perché molti ragazzi hanno perso molto tempo per trovare la soluzione
giusta, riducendo quindi i minuti a disposizione per dare le altre
risposte».
La seconda interrogazione arriverà da Pasquale Giuditta, parlamentare
dell’Udeur. «La scoperta degli errori nei quiz - ha spiegato - è uno
scandalo».
Da An viene la richiesta di dimissioni. «Mussi si assuma le
responsabilità sue e dei suoi collaboratori», ha detto Giuseppe
Valditara (An). «Come per l’errore di Dante alla Maturità, emerge la
superficialità di un governo che da una parte dovrebbe avere
collaboratori più efficienti e dall’altra tenere in conto maggiormente
la vita quotidiana dei cittadini». La richiesta di dimissioni viene
ripetuta anche da Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione
Universitaria, il movimento studentesco di Alleanza Nazionale.
«Normalmente chi sbaglia, si scusa e paga».