Nel mirino della Guardia di Finanza gli atenei di Bari, Chieti e Ancona Università, sette indagati per i test agevolati.
Gli studenti arrivavano a pagare fino a 40mila
euro Il Corriere della Sera del 10/9/2007
BARI - Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza sui test di ingresso alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Chieti e Ancona. Secondo le indagini della guardia di Finanza alcuni studenti hanno pagato fino ad 8.000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di essere «assistiti» durante il test, e poi fino a 30.000 se effettivamente l'esame veniva superato. Tanto poteva costare la prova di ammissione alla facoltà di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Ancona e Chieti. COINVOLTO ANCHE UN DOCENTE - I finanzieri hanno documentato l'esistenza di una organizzazione composta tra l'altro da un docente universitario e da un dipendente amministrativo che ha provveduto a fornire ad almeno una cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso dell'ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorso.
TELEFONATE E SMS
- Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello svolgimento
della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di persone che
riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera e propria
sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per sms o per
telefono ai candidati. L'organizzazione aveva fatto in modo da far
iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più persone che lo
avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la composizione delle
aule. Questo tentativo, almeno nell'università di Bari, è stato
sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso, ha deciso di
ricollocare gli studenti in aula in base all'età. |