L'anno scolastico è appena iniziato ma su internet ci sono centinaia di film in classe
una carrellata di violenze gratuite e nonnismo. Fallita la tolleranza zero per i cellulari

Studenti e prof vittime dei bulli.
Ignorate le direttive di Fioroni.

Giuseppe Boi la Repubblica del 13/10/2007

 


ROMA - Se uno studente di Imperia potrebbe pagare fino a 18 mila euro per un video girato in classe col telefonino, nel resto d'Italia c'è chi rischia pene più severe. L'anno scolastico è cominciato da poche settimane, ma su Youtube ci sono centinaia di filmati girati a scuola. La tolleranza zero promessa dal ministro Fioroni sembra funzionare solo in rari casi. Le aule italiane sono il set dove si esibiscono giovani in atteggiamenti maleducati e prepotenti. Le vittime non sono solo gli studenti più piccoli e deboli. I professori non sembrano in grado di far rispettare le regole e diventano loro stessi preda dei bulli.

Nonnismo via web. L'inizio dell'anno scolastico è un momento d'oro per i bulli degli istituti superiori perché dalle scuole medie arrivano i 'primini' (al ginnasio 'quartini'). Il nonnismo è un fenomeno vecchio e stupido, ma è reso più crudele dalle nuove tecnologie. Così su internet si trovano video come quello che pubblichiamo: alcuni studenti anziani picchiano e insultano sui loro banchi e davanti al resto della classe due piccoli studenti. Un compagno immortala la scena con un videofonino. E il filmato è poi pubblicato su Youtube per rivedere la bella azione quando più fa comodo.

Violenza gratuita. La crudeltà e la brutalità sembrano essere una costante nelle scuole italiane. In un altro video si vede un innovativo modo di omologare un casco. Alcuni studenti prendono a pugni un loro collega che indossa un casco da motociclista. Nella didascalia pubblicata su internet si sostiene che sia un test di omologazione. La forza con cui colpiscono il compagno dimostra tutto l'impegno e l'attenzione per i problemi della sicurezza sulla strada. Questo esempio di violenza gratuita non è isolato. Via web si assiste a una carrellata di sedie rotte, zuffe tra compagni di classe e atti violenti di qualsiasi tipo e senza nessuna giustificazione.

Direttive inapplicate. Dagli insegnanti ci si attende maggiore attenzione e vigilanza. Tuttavia il preside e il professore che hanno denunciato lo studente videoamatore di Imperia sembrano delle eccezioni. Lo scorso 15 marzo il ministero della Pubblica istruzione ha stabilito lo stop all'uso dei telefonini. La direttiva di Giuseppe Fioroni, però, non sembra preoccupare studenti e professori. Così il primo giorno di scuola può essere immortalato mentre il docente è in cattedra. Nel filmato che pubblichiamo non c'è traccia di violenza, ma da parte dell'insegnante non c'è nessun richiamo al rispetto delle regole.

Professori inermi. In realtà i professori vigilano poco e sono anche loro vittime del bullismo e dei filmini girati in classe. Su Youtube si possono vedere docenti che subiscono scherzi, che urlano contro gli allievi, che piangono in classe perché incapaci di far rispettare l'ordine. C'è addirittura un insegnante di italiano che consente ai suoi alunni di giocare a ping pong in aula. Il video è stato pubblicato negli scorsi giorni, ma potrebbe essere stato girato nello scorso anno scolastico. Il suo contenuto è però un esempio allarmante: il tavolo da gioco è la cattedra e la rete da ping pong è lo stesso professore. Per salvare la scuola italiana forse non è sufficiente reintrodurre gli esami di riparazione a settembre.