Gli insegnanti protestano, ma studenti e
genitori sono entusiasti:
"Si potrà saltare un anno"
Il ministro Fioroni al momento non ne sa nulla,
ma ha fatto sapere che "se ne occuperà"
Genova, una classe per soli bocciati.
La preside: "Nessun ghetto"
Piuttosto, spiega, così "ai ripetenti si dà la possibilità di recupero
e di riscatto"
Giuseppe Filetto, la Repubblica
del 30/10/2007
GENOVA - Una classe
riservata ai bocciati, agli studenti che devono recuperare gli anni
perduti. È il progetto seguito dalla preside del tecnico Gastaldi di
Genova, istituto storico, meglio conosciuto come "Chimico". Quello
messo in pratica da Elsa Cirlini è un modello probabilmente ispirato
alla Sonderschule, la scuola tedesca dedicata al disagio e al
sostegno: la prima "D" dell'istituto superiore di Sampierdarena,
quartiere del ponente portuale, è inedita nella scuola pubblica
italiana. In una stessa classe sono stati radunati tutti ragazzi
respinti al primo anno.
Seguiranno i normali programmi della prima, che durante l'anno saranno
strutturati dal consiglio di classe o differenziati da alunno ad
alunno: in modo da trattare anche le materie del secondo anno. Il
prossimo giugno, coloro che saranno promossi, potranno sostenere un
esamino di idoneità, passare direttamente alla terza.
La classe di 20 ragazzi, voluta dalla preside Cirlini, istiga però le
proteste dei professori, che per la giornata di oggi si sono "autoconvocati"
e hanno chiesto di riunire il collegio docenti. Il modello di classe
differenziale fa discutere, e preoccupa la formazione di un corso
riservato a chi rimane indietro. Proprio come succede in Germania con
la scuola che da una parte sostiene i più "deboli", ma dall'altra
marchia i ragazzi, imprimendo un sentimento di inferiorità, una sorta
di emarginazione psicologia. Tuttavia, a chi chiama la prima "D"
"classe degli asini", Elsa Cirlini ribatte: "È proprio il contrario:
ai ripetenti si dà la possibilità di recupero e di riscatto".
Comunque, c'è di più a spingere sulle barricate i professori del "Gastaldi-Giorgi"
(i due istituti sono stati accorpati): "La preside non ha presentato
alcun progetto a nessuno, né al collegio dei docenti, tantomeno al
consiglio di istituto - spiega Nicola De Astis, docente,
rappresentante sindacale - i professori di quella classe non hanno
ricevuto alcuna comunicazione ufficiale e stanno seguendo i normali
programmi del primo anno".
Non ne sa nulla il ministro dell'Istruzione, Beppe Fioroni, ma
attraverso il suo portavoce fa sapere che "se ne occuperà". D'altra
parte, "non avendo elementi in mano, diventa arduo poter valutare
l'iniziativa". Del progetto, invece, sono stati informati ampiamente
gli studenti interessati e le famiglie. "Secondo quanto previsto dalla
legge, proviamo a dare una possibilità in più, ad incentivare i
ragazzi allo studio - spiega la direttrice scolastica - nelle scuole
superiori l'ordinanza prevede di sostenere esami alla classe
successiva, saltandone una".
Il piano, in un certo qual modo, fa concorrenza alle scuole private: a
quelle che offrono il recupero di più anni in uno. Tanto che è stato
accolto con entusiasmo dagli studenti ripetenti della prima "D" e dai
genitori. Quest'anno, però, sono stati "accontentati" soltanto in 20.
"Se l'esperienza va bene, in futuro potrebbe essere applicata non solo
alla prima, ma a tutte le classi", promette Cirlini, a Genova
conosciuta come preside tenace, ma dalle iniziative stravaganti. Per
queste sue "doti" in passato è stata contestata al Convitto Colombo;
lo scorso anno al commerciale Rosselli e in questi giorni al
Gastaldi-Giorgi. Sia dagli studenti, sia dagli insegnanti. Lei tira
dritto, non fa mistero delle sua idee originali. Anzi, se ne vanta
come esempio di autonomia scolastica.