Politica Il ministro dopo l'attacco di Calderoli
in Senato
«Non tornano gli esami di riparazione».
Fioroni precisa: «Il decreto modifica solo i
tempi di recupero dei debiti:
a settembre le ultime verifiche»
Il Corriere della Sera del
17/10/2007
ROMA - Fioroni «bocciato» in Senato in mattinata
sugli esami di riparazione («per reintrodurli non basta un decreto»
tuona Calderoli), in pomeriggio si dice frainteso: in vista non c'è
nessuna reintroduzione degli esami di settembre («che prevedono una
commissione»), ma una rimodulazione dei tempi per il recupero dei
debiti formativi, precisa alla Camera durante il question time. In
sostanza, nessun «esame» a settembre, soltanto le ultime «verifiche»
per mettersi in pari prima che inizi il nuovo anno scolastico: chi
recupera è promosso, chi non ce la fa è bocciato.
L'ATTACCO DI CALDEROLI
- La precisazione è arrivata dopo che in
mattinata a Palazzo Madama, durante la discussione sul dl sulla
scuola, è passato un ordine del giorno, presentato dal leghista
Roberto Calderoli, che «bocciava» il ministro Fioroni sugli esami di
riparazione. «Il ministro Fioroni - ha spiegato Calderoli - aveva
surrettiziamente reintrodotto, chiamandoli in forma diversa,
attraverso un semplice atto amministrativo come un decreto
ministeriale, gli esami di riparazione, i famosi esami di settembre.
Ma gli esami di riparazione sono stati aboliti per legge e quindi
chiunque voglia reintrodurli deve far approvare una legge in tal senso
da parte del Parlamento, che non può essere espropriato di questo
potere decisionale».
LA DIFESA DI FIORONI
- La replica del ministro non si è fatta attendere. «Gli esami di
riparazione sono stati abrogati dalla legge n.352/1995 ed è grave che
in questa Camera o nel Senato si possa ignorare che il ripristino di
quell'esame di riparazione, che prevede direttamente la commissione
giudicatrice delle prove prescritte e carica alle famiglie le spese
delle ripetizioni, potesse essere reintrodotto se non per legge» ha
risposto Fioroni cogliendo l'occasione per «fare chiarezza
sull'informazione distorta e su affermazioni e strumentalizzazioni
prive di ogni fondamento che dipingono il decreto per il recupero dei
debiti come la reintroduzione degli esami di riparazione». E ha poi
spiegato: «Noi abbiamo per decreto, muniti dei diritti di legittimità
previsti dalla Corte dei conti, il 10 ottobre 2007, dato luogo alla
rimodulazione dei tempi per il recupero dei debiti formativi, come
previsto dalla legge approvata dal Parlamento n.1 dell' 11 gennaio
2007 e nella legge dell'esame che ha rinnovato la maturità, che
prevede la certificazione da parte del consiglio di classe del
superamento dei debiti per poter accedere all'esame di maturità». Le
modalità previste per l'accertamento del debito, spiega il ministro,
«sono quelle previste dalla vigente normativa sia sul piano delle
verifiche, che per quanto riguarda i corsi di recupero».
ULTIMA VERIFICA A SETTEMBRE
- «Le verifiche vanno effettuate nel corso dell'anno e a giugno il
consiglio di classe decide se sono state superate o meno». Per i casi
in bilico c'è l'opportunità, ha proseguito Fioroni, di un'ultima
verifica «da affettuarsi prima dell'inizio del nuovo anno scolastico e
in quella sede il consiglio di classe decide, come doveva decidere
anche oggi, se il debito è stato superato e lo studente può andare
avanti oppure no». Fioroni ha quindi aggiunto che il governo «ha
stanziato circa 200milioni di euro per i corsi di recupero» e che
verranno pagati circa 50 euro l'ora «per i corsi di recupero che le
scuole devono fare dando in questo modo un incentivo ai docenti ma
potendo chiamare anche soggetti esterni che possono essere nuovi
laureati o insegnanti in pensione».