Stipendi e carriera in molti paesi sono già legati a verifiche periodiche

Tutto merito dei docenti.

Stipendi e carriera in molti paesi sono già legati a verifiche periodiche.
L'Italia alla ricerca di un sistema di valutazione

da ItaliaOggi del 16/10/2007

 

Valutazione, chiave fondamentale indicata sia nel Quaderno bianco sulla scuola sia nel contratto, firmato nei giorni scorsi (si veda IO di martedì 9 ottobre), per migliorare la qualità del sistema e introdurre la meritocrazia. E se in altri paesi europei la valutazione è pratica diffusa (si veda il confronto tra Francia e Portogallo), in Italia invece è ancora tutto da fare. Il Quaderno bianco punta al rilancio dell'Invalsi come unico soggetto cui affidare la gestione del sistema di valutazione nazionale e la costruzione di un team che possa essere di supporto alle scuole soprattutto in materia di autovalutazione. Al team spetterebbe anche il compito di approfondire e confrontare i risultati delle rilevazioni nazionali e internazionali, di elaborare diagnosi valutative e di individuare le azioni possibili per migliorare i risultati anche attraverso la messa a punto di un piano annuale di formazione per gli insegnanti.
Il team avrebbe come referente la scuola intera e il nucleo che in essa si formerà per seguire e assicurare il confronto sulla valutazione. Del team stesso, peraltro, dovrebbe entrare a far parte, insieme a due membri esterni, anche un rappresentante della scuola stessa.

Secondo l'ipotesi degli autori del Quaderno, ogni team potrebbe dare supporto a 10-15 scuole l'anno dedicando a esse 10-15 giorni lavorativi. In sintesi, un gruppo di 400 esperti divisi in 200 team potrebbe coprire fra le 2 mila e le 3 mila scuole. Tra i requisiti richiesti, competenze metodologiche di alto livello, competenze didattiche e nel settore dell'organizzazione e del funzionamento operativo delle scuole, capacità relazionali e curiosità sperimentale. Un progetto ardito e un po' fumoso che difatti presenta non pochi aspetti problematici. Primo fra tutti, quello della sua collocazione istituzionale, e cioè di una casa, di una struttura che possa divenire un centro di competenza autonomo capace di elaborare un metodo di lavoro quanto più possibile condiviso. Quanto alle risorse, nel Quaderno non ve n'è traccia. E lo stesso contratto si limita a rinviare a una successiva tornata contrattuale, da avviarsi in base a risorse ad hoc, ribadendo però che proprio dal rendimento degli studenti bisogna ripartire per verificare la bontà dell'insegnamento.