SPECIALE CONTRATTO/ In arrivo le lezioni private in classe. Oltre alle ripetizioni, i prof potranno fare anche corsi per gli adulti. da ItaliaOggi del 16/10/2007
I docenti potranno impartire lezioni private
anche a scuola. Lo prevede l'articolo 32 del nuovo contratto siglato
il 7 ottobre scorso, il cui testo è al vaglio degli organi di
controllo (si veda IO di martedì scorso). L'accordo affida alle scuole
la regolamentazione delle attività. Ma nulla dice sul regime fiscale.
Resta il fatto che le lezioni private, stando alla disciplina vigente,
non sono soggette al pagamento dell'Iva ma, in ogni caso, i docenti
saranno assoggettati al versamento dell'Irpef. Trattandosi, però, di
attività libero professionali, le ulteriori attività didattiche non
dovrebbero essere soggette al versamento della contribuzioni tipiche
del rapporto di lavoro dipendente. E dunque, le segreterie, se del
caso, potranno essere coinvolte solo per le operazioni relative alla
riscossione (reversali) e al versamento dei corrispettivi (mandati).
Non di meno, trattandosi di una materia completamente nuova per le
istituzioni scolastiche, probabilmente l'amministrazione centrale
interverrà con chiarimenti e, se del caso, con modifiche e
integrazioni al regolamento di contabilità. Il ruolo del consiglio d'istituto
Per consentire lo svolgimento dell'intra moenia
le scuole dovranno preliminarmente aggiornare il regolamento
d'istituto. Le modifiche dovranno essere introdotte tramite una
delibera del consiglio d'istituto, che è l'organo collegiale
competente, al quale spettano anche le scelte in materia di
autofinanziamento.
Il ruolo del collegio dei docenti
La retribuzione a 50 euro l'ora
Il contratto non fissa gli ambiti di riferimento
delle relative retribuzioni. Ma indica i compensi per le attività
aggiuntive di insegnamento e di recupero, fissandole rispettivamente
in 35 e 50 euro all'ora. Questi importi potrebbero essere assunti come
parametri di riferimento delle rispettive attività. Riscossione e versamento
Un ragionamento a parte merita la questione
della riscossione degli onorari e la liquidazione delle relative
spettanze ai docenti che svolgeranno l'attività. Nel comparto scuola
non vi sono esperienze in tal senso. Nella sanità, invece, è ormai a
regime da diversi anni. Generalmente, le operazioni vengono gestite
interamente dalla Asl che, per le prestazioni ambulatoriali,
trattengono i costi diretti e indiretti e un 20% della tariffa pagata
dal paziente. È ipotizzabile, dunque, che anche le scuole possano
intervenire in modo analogo. In ogni caso è da escludere che le scuole
possano provvedere direttamente all'incasso degli onorari. Con ogni
probabilità sarà applicato il regolamento di contabilità che, in
generale, prevede che l'incasso di somme destinate all'istituzione
scolastica debba avvenire tramite l'istituto cassiere, previo invio
delle riversali di incasso. Idem per il versamento delle spettanze ai
docenti interessati, che potrebbe avvenire solo previo mandato. Resta
il fatto che tutte queste operazioni, a regime, contribuiranno ad
aumentare il lavoro delle segreterie. E a quel punto bisognerà
prevedere anche un compenso aggiuntivo per gli impiegati coinvolti
nelle operazioni. Idem per i collaboratori scolastici. Trattamento fiscale senza iva
Le lezioni private, dunque anche l'attività
intra moenia, non sono soggette al pagamento dell'Iva. Ciò ai sensi
dell'articolo, comma 20, del decreto del presidente della repubblica
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