Federalismo scolastico/2:
necessità di un coinvolgimento della scuola.

da Tuttoscuola, 28 ottobre 2007

 

La seduta pomeridiana dell’iniziativa ha ruotato intorno alle questioni relative all’attuazione del Titolo V della Costituzione. I processi, complessi e consistenti, di attuazione del federalismo scolastico che si stanno avviando a livello istituzionale rischiano di vedere assente la scuola perché le novità e le connesse difficoltà non sono conosciute in modo diffuso né dibattute. Anche sotto questo aspetto appare meritoria l’iniziativa dell’assessore Ferrari.

Alfonso Rubinacci, avvalendosi anche della sua pregressa esperienza professionale, ha illustrato con puntualità le premesse e gli obiettivi delle significative modifiche per il settore scuola introdotte dal Titolo V, partendo anche dalla proposta unitaria di attuazione del Titolo V approvata lo scorso 19 luglio dalla IX Commissione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, e pubblicata nel numero di settembre di Tuttoscuola. E’ stata sottolineata la necessità di procedere certamente con cautela e gradualità, ma che non è pensabile il rilancio qualitativo del sistema educativo del Paese senza la rideterminazione dei processi organizzativi e gestionali del nostro sistema istituzionale ed amministrativo.

I ragionamenti svolti nel suo intervento da Rubinacci hanno fatto da catalizzatore per la costituzione di un tavolo permanente di lavoro a livello provinciale per la governance del sistema d’istruzione, nella prospettiva della integrazione delle competenze tra i diversi soggetti istituzionali.

L’obiettivo è far sì che la riduzione degli sprechi con il conseguente recupero di risorse (ad esempio, l’innalzamento del rapporto insegnanti-alunni che si è realizzato in Provincia nel quadro dei piani provinciali di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche) siano riutilizzate per affrontare i punti critici del sistema provinciale d’istruzione grazie anche allo sviluppo di effettive capacità di ciascuna amministrazione e istituzione di gestire i processi e di sviluppare funzioni di previsione e di progettazione.

Ma per muoversi in questa direzione è necessario che l’azione dal basso e quella dall’alto vadano nella stessa direzione, sempre di più.