Valutazione dei docenti.
Treellle lancia la "reputazione documentata".
da
Tuttoscuola, 22/10/2007
Il recente accordo per il rinnovo del
contratto degli insegnanti ha rinviato ancora una volta la questione
della definizione di criteri utili a differenziare il trattamento
economico dei docenti in funzione della qualità del lavoro da essi
svolto a scuola.
Di ciò si lamenta Attilio Oliva, presidente della Associazione
Treellle, in un articolo pubblicato sul "Corriere della Sera" del 22
ottobre, intitolato "Per i professori italiani gli esami non
cominciano mai".
Secondo Oliva non è attraverso regole generali e uniformi (come sono
anche quelle che scaturiscono dai contratti nazionali) che può essere
risolto il problema della valutazione degli insegnanti. A suo avviso
occorre decentrare la materia a livello delle singole scuole,
affidandola non solo al dirigente scolastico ma anche a "una selezione
dei pari (cioè dei colleghi) e soprattutto all'utenza, cioè agli
studenti maggiorenni usciti dalla scuola".
A queste valutazioni si potrebbe aggiungere anche l'esito dei test
nazionali sugli apprendimenti degli studenti, "e in particolare sui
loro progressi" (una sorta di merit pay, soluzione peraltro già più
volte sperimentata e abbandonata negli USA e altrove).
Questa pluralità di approcci, soggetti e punti di vista assicurerebbe,
secondo Oliva, "un bilanciamento dei pareri e una valutazione
difficilmente discutibile". Treellle propone di chiamarlo "metodo
della reputazione documentata".