Fioroni, la scuola può essere
un ascensore sociale.
La Stampa del
23/10/2007
ROMA
«La scuola italiana sta vivendo un momento particolarmente vivace ma
anche di ripristino di alcuni elementi di sicurezza. Dopo alcuni
decenni dalla sua costituzione, può tornare ad essere un ascensore
sociale». Lo ha dichiarato il ministro della Pubblica istruzione,
Giuseppe Fioroni, intervenendo alla presentazione del “Catalogo delle
buone pratiche” alla Provincia di Roma. «Non abbiamo ancora messo mano
alla scuola di qualità» ha precisato Fioroni, sostenendo che per fare
questo è necessario «che la nostra scuola vinca la sfida della
serietà».
«Non possiamo continuare a iscrivere i ragazzi senza aver fatto la
nostra parte nel garantirgli saperi -ha spiegato il ministro- a me
preoccupa la scuola media inferiore, in cui si mandano avanti tutti
promuovendo il 47% dei ragazzi con la sufficienza: questo significa
che non abbiamo fatto il nostro dovere. Mandarli avanti senza
competenze e i saperi che devono avere non giusto».
«Il nostro dovere -ha proseguito Fioroni- è dare ai ragazzi più
complicati le giuste competenze. È questo il motivo per cui abbiamo
ripristinato il giudizio d’ammissione e una valutazione diversa sui
debiti». Il ministro ha poi sottolineato che più di 8 milioni di
ragazzi «diplomati in 10 anni con delle lacune significa generare
nuovi poveri di competenze, senza le quali diventano poveri nella
vita. La scuola che non garantisce il merito non rispetto ciò che la
Costituzione prescrive. È proprio il merito lo strumento unico che
permette a chi meno ha di accedere alle classi dirigenti. Credo che
questo è lo sforzo con il quale abbiamo fatto non un ritorno al
passato -ha concluso Fioroni- ma il ripristino di elementi per un
ritorno al futuro. Le buone pratiche si inseriscono in questo sforzo».