Videofonini in classe:
chi li usa rischia grosso.
di A.G. La Tecnica della Scuola del
30/11/2007.
Il Ministero ha inviato a tutti gli istituti una
direttiva, elaborata con il parere favorevole del garante della
privacy, nella quale si chiarisce l'uso corretto di quelle nuove
tecnologie e i rischi derivanti da un loro utilizzo errato. Il
Ministro Fioroni ha spiegato che "la direttiva vuole consentire ai
ragazzi di essere correttamente informati sul corretto uso di filmati
e foto tramite cellulari e videofonini non aggiungiamo nessun divieto
ma ricordiamo divieti che già esistono”.
Nuova "stretta" del Ministero della pubblica istruzione
sulla diffusione di immagini con dati personali altrui non autorizzate
tramite Internet o Mms: dopo il susseguirsi di casi di cronaca che
riportavano l'uso errato e a volte anche perverso e macabro di
cellulare e videofonini da parte degli studenti, il 30 novembre da
viale Trastevere è stata inviata a tutti gli istituti una direttiva,
elaborata con il parere favorevole del garante della privacy, nella
quale si chiarisce l'uso corretto di quelle nuove tecnologie e i
rischi derivanti da un loro utilizzo errato.
In sintesi, ha ricordato l’istituzione massima in fatto
di istruzione, chi sbaglia rischia grosso anche chi commette atti di
questo genere da scuola: previste multe da 13 a 18mila euro o da 5 a
30mila euro nei casi più gravi insieme a sanzioni disciplinari che
spettano invece alla scuola.
Le istituzioni scolastiche autonome hanno inoltre il
potere nei regolamenti di istituto di inibire o sottoporre a opportune
e determinate cautele l'utilizzo di Mms, di registrazioni audio e
video, di fotografie digitali all'interno dei locali scolastici.
Il Ministro Fioroni ha spiegato che "la direttiva vuole
consentire ai ragazzi di essere correttamente informati sul corretto
uso di filmati e foto tramite cellulari e videofonini non aggiungiamo
nessun divieto ma ricordiamo divieti che già esistono: bisogna
favorire la libertà di utilizzo da parte dei giovani di tutte le nuove
tecnologie, ma questa libertà di utilizzo deve essere responsabile e
consapevole senza calpestare il rispetto della dignità delle persone,
siano essi studenti o docenti". "Una circolazione incontrollata di
filmati, registrazioni audio, fotografie digitali - ha continuato
Fioroni - può dar luogo a gravi violazioni del diritto alla
riservatezza e alla protezione dei dati personali degli interessati,
tanto più grave quando riguardi informazioni relative allo stato di
salute, alle convinzioni religiose, politiche, sindacali o altri dati
sensibili".
Nella direttiva di Fioroni si elencano tutti i rischi e
le sanzioni di un uso incontrollato e fuori legge di cellulari e
videofonini a scuola.
INFORMAZIONE E CONSENSO
Il Ministro chiarisce che in tutti i casi trova applicazione il codice
per la protezione dei dati personali.
In particolare, vengono richiamati gli obblighi di preventiva
informazione e di necessaria acquisizione del consenso
dell'interessato da parte di chi raccoglie e utilizza questi dati
personali mediante i telefoni cellulari e gli altri dispositivi
elettronici.
SANZIONI L'inosservanza degli obblighi espone gli studenti, o chi
compia queste operazioni nelle scuole, alle sanzioni previste dalla
legge, fra le quali il pagamento di una multa da 3 a 18 mila euro,
ovvero da 5 a 30 mila euro nei casi più gravi.
USO PERSONALE E LIMITI
Resta ovviamente lecito scattare foto, registrare filmati con il
proprio cellulare per uso personale (come ad esempio riprendere una
lezione del professore a scopo di studio individuale) ma, anche in
questi casi, si devono comunque rispettare ulteriori obblighi previsti
da altre norme diverse da quelle relative alla privacy. Sulla base
della normativa vigente e delle pronunce del Garante, Fioroni ha
ribadito che "la raccolta, la comunicazione e l'eventuale diffusione
di immagini e suoni all'interno delle scuole deve avere comunque luogo
nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali degli
interessati, e che l'immagine altrui può essere utilizzata da parte
degli studenti esclusivamente nei modi e nei casi consentiti
dall'ordinamento".
I POTERI DELLE SCUOLE
La direttiva del ministero pone l'accento sul fatto che le istituzioni
scolastiche autonome hanno il potere nei regolamenti di istituto di
inibire o sottoporre a opportune e determinate cautele l'utilizzo di
mms, di registrazioni audio e video, di fotografie digitali
all'interno dei locali della scuola.
LA VIOLAZIONE DELLA PRIVACY È ANCHE UNA
INFRAZIONE DISCIPLINARE
Il documento ricorda che per Statuto gli studenti sono titolari del
diritto alla riservatezza e hanno il dovere di osservare nei confronti
del dirigente scolastico, dei docenti, del personale tutto e dei loro
compagni lo stesso rispetto che chiedono per se stessi. L'utilizzo
improprio dei videofonini da parte degli studenti, sottolinea quindi
la Direttiva, costituisce non solo un trattamento illecito di dati
personali, ma anche una grave mancanza sul piano disciplinare. Di qui
la necessità che "tali comportamenti siano sanzionati con rigore e
severità dai regolamenti di istituto".
PIÙ FORMAZIONE E INFORMAZIONE
Il ministero collaborerà con il Garante per la privacy per promuovere
tutte le iniziative necessarie per informare e formare dirigenti
scolastici, insegnanti e studenti sui temi della tutela della privacy.
Per il Presidente dell'Autorità garante della privacy, Francesco
Pizzetti, "la circolare è molto importante perché mette al centro il
dovere delle scuole di informarsi e informare: è una presa di
coscienza che è necessario che la scuola rifletta su questa realtà per
aiutare i ragazzi ad usarla meglio. Il senso di tutto - ha concluso -
è informare i ragazzi su quello che fanno per renderli più
consapevoli".