In testa alla annuale classifica Times-Qs, 18
atenei tra Inghilterra e Usa
Bologna e la Sapienza recuperano posizioni, ma sono ancora in basso
Università, ecco le migliori del mondo.
Solo due italiane, ma recuperano posizioni.
Salvo Intravaia, la Repubblica
del 24/11/2007
Ecco le migliori
università del mondo. Quelle dove ogni famiglia vorrebbe mandare a
studiare i propri figli, budget permettendo. Gli atenei italiani più
quotati a livello internazionale sono quelli di Bologna e della
sapienza di Roma che nella top 200 rimontano qualche posizione
rispetto all'anno scorso. La classifica, il "World
university rankings 2007",
è stata stilata pochi giorni fa dalla britannica The Times - Higher
Education Supplement in collaborazione con QS (Quacquarelli Symonds)
ed è alla sua quarta edizione.
Gli atenei italiani
fanno fatica a conquistare posizioni di prestigio nella classifica
internazionale e per trovarne un paio occorre scendere giù quasi fino
alla duecentesima posizione. Altre 7 si piazzano oltre il trecentesimo
posto e 12 oltre il quattrocentesimo posto. Una sostanziale bocciatura
che arriva d'oltremanica proprio mentre in Italia scoppia la polemica
sui tagli ai finanziamenti per gli enti di ricerca.
Università al Top.
Nelle prime dieci posizioni della superclassifica figurano soltanto
università statunitensi e britanniche. Graduatoria di parte? Forse, ma
i nomi delle prime classificate sono davvero illustri: Harvard, in
cima a tutte, Oxford, Cambridge e Yale per citare solo le prime
quattro. Per trovare un ateneo al di fuori del duopolio USA/Regno
Unito occorre scendere fino alla dodicesima posizione dove si piazza
un'altra americana: la McGill university del Canada. Al 16° posto
troviamo l'Australian national university e al 17° l'University of
Tokyo.
Le
italiane.
Scorrendola la classifica, che potrà anche essere considerata di
parte, la prima università italiana che si incontra è quella di
Bologna, al 173° posto. Un bel balzo in avanti per l'ateneo del
capoluogo emiliano che in un anno recupera 34 posizioni. Al 183 posto
del ranking mondiale si colloca La Sapienza di Roma, che recupera 14
posizioni rispetto al 2006. Fra il 300° e il 400° posto troviamo gli
atenei di Padova, Pisa, Firenze, Trieste, Pavia, Siena e il
Politecnico di Milano, che rappresenta l'eccellenza italiana nel campo
tecnologico e la quindicesima università del settore in campo europeo.
I
criteri.
Per mettere in fila oltre 500 università sparse nei cinque continenti
sono stati presi in considerazione sei indicatori che prendono in
considerazione soprattutto il livello qualitativo delle ricerche
scientifiche condotte dai vari atenei e le opportunità di lavoro che
si aprono agli studenti che riescono a laurearsi nelle più prestigiose
università. Il punteggio complessivo attribuito alle 565 università
perse in considerazione dipende dal giudizio di oltre 5 mila
accademici che lavorano in tutto il mondo: il 41 per cento in Europa,
Medio Oriente e Africa, il 30 per cento nelle Americhe e il 29 per
cento nella regione Asia-Pacifico. Ma non solo. A dare un giudizio
sulla preparazione dei laureati sono anche oltre 1.400 datori di
lavoro, del settore pubblico e privato, di tutto il mondo.
Per stabilire le università che "lavorano al meglio" è stata presa in
esame anche la presenza di docenti e studenti stranieri: due parametri
che dovrebbero indicare il livello di attrattività degli atenei. E
ancora. Il rapporto docenti/studenti e la qualità delle ricerche
scientifiche pubblicate, come numero di "citazioni" di una università
da parte delle altre.
Gli ambiti.
Per stabilire la leadership nei diversi ambiti disciplinari sono state
predisposte cinque diverse classifiche (biomedico,
artistico/umanistico, delle scienze sociali, tecnologico e delle
scienze naturali) con le migliori 50 università del mondo. Nei primi
tre settori prevale Harvard, nell'ambito tecnologico la leadership
incontrastata è del Mit (il Massachusetts institute of technology) e
nel settore scientifico al top c'è l'università di Berkeley. Gli unici
piazzamenti di prestigio italiani sono appannaggio della Sapienza di
Roma, al 40° posto nell'ambito delle Scienze naturali, e
dell'università di Bologna al 47° posto nell'ambito
artistico/umanistico.