Il nuovo regolamento doveva garantire
sostituzioni sprint sulle cattedre vuote. Manca il supplente. E la classe resta scoperta. da ItaliaOggi del 13/11/2007
Supplenze sprint, nessuna cattedra vuota per giorni e giorni, si era detto, quando pochi mesi fa è stato firmato, dal ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, il regolamento sulle sostituzioni dei docenti assenti. Sia per quanto riguarda il reperimento dei supplenti sia per quanto riguarda l'immediatezza della loro presa di servizio, i problemi, invece, non mancano. Il caso più eclatante è quello registrato nella provincia di Roma (si veda ItaliaOggi di martedì scorso), ma non è isolato. Tanto che non pochi genitori si chiedono perché i loro figli, quando si assenta un insegnante, devono ancora essere divisi tra le altre classi, con evidente pregiudizio del diritto allo studio. Tra esiguità di fondi e difficoltà di trovare supplenti, in alcune scuole passano anche giorni di completa inattività didattica per gli alunni, ai quali è assicurata la sola vigilanza.
Il nuovo regolamento ha previsto una specie di
task-force di pronto intervento, costituito da insegnanti disposti ad
accettare supplenze fino a dieci giorni e che è possibile assumere con
precedenza assoluta rispetto agli altri iscritti nella graduatoria
(art. 7, settimo comma, del dm 13 giugno 2007), e il decreto legge n.
147/2007 ha liberato la dotazione finanziaria delle scuole dagli
ingenti costi per le supplenze dei docenti in maternità, ora a carico
diretto del ministero del Tesoro. Ci sono dunque le regole e le
risorse finanziarie per garantire la sostituzione di un insegnante fin
dal primo giorno di assenza, eppure ciò continua a non verificarsi e
la paradossale giustificazione è che non si trovano supplenti
disponibili e le risorse scarseggiano, proprio gli inconvenienti cui
il nuovo regolamento e il decreto legge intendono porre rimedio. Per
non mandarli a casa o lasciarli abbandonati a se stessi, si dividono
allora gli alunni tra le altre classi della scuola. |