Scuola e lavoro, i giovani:
per trovare un impiego serve "la persona giusta" .

a cura di Giuliano Adaglio, La Stampa del 26/11/2007

 

I dati raccolti dalla recente indagine sui giovani e il mondo del lavoro realizzata dall'Osservatorio Swg non sono confortanti: l'89% degli intervistati, infatti, ritiene che il modo più sicuro per trovare lavoro in Italia sia "conoscere la persona giusta". Il dato non stupisce, ma sicuramente getta ombre su un sistema scolastico non sempre in grado di fornire ai giovani le giuste risposte, soprattutto per quel che concerne l'inserimento lavorativo.

Tuttavia, dall'indagine emerge un dato non del tutto negativo circa la fiducia degli studenti nella scuola: il 60% dei giovani compresi tra i 15 e i 30 anni (e i rispettivi genitori) ritiene "soddisfacente" la preparazione fornita dalle istituzioni scolastiche della propria zona. Il giudizio positivo sale al 69% degli intervistati al Nord-Ovest, si assesta intorno al 60% al Centro e al Nord-Est, mentre cala al 50% al Sud.

La ricerca, presentata oggi a Lamezia Terme nel quadro del convegno "La nuova politica del Quadro Strategico nazionale: l’istruzione motore dello sviluppo", ha messo in luce lo scollamento ancora evidente tra istruzione e impiego, nonostante le riforme e le rassicurazioni ministeriali. Rassicurazioni che non sono mancate neanche a Lamezia Terme, dove Fioroni ha ribadito l'importanza di garantire ai ragazzi un futuro stabile nel mondo del lavoro, facendo appello al mondo imprenditoriale: «Un elemento fondamentale - ha sottolineato il Ministro - è quello di dare ai nostri giovani la certezza che dopo aver studiato, dopo aver lavorato, esiste un’opportunità di essere assunti».

Riferendosi più specificamente alla platea lametina, Fioroni ha ricordato che «la nuova sfida per il nostro Paese è quella di evitare che i giovani del Sud partano con un bagaglio di povertà, di sapere e di competenza che poi li rendono i nuovi poveri del futuro». Giovani, quelli del Sud, che non ritengono la loro scuola peggiore di quella del Nord: il 55% degli intervistati, infatti, ha affermato che "non ci sono differenze" tra l'istruzione impartita nella propria regione rispetto a quella del Centro-Nord.