Istruzione obbligatoria gratuita
e libri di testo a pagamento.
Perché?
da
Tuttoscuola, 11/11/2007
L’articolo 34 della Costituzione prevede
la gratuità dell’istruzione obbligatoria, ma, mentre nella scuola
elementare da anni il principio di gratuità è applicato ai libri di
testo, per le restanti scuole dell’obbligo questo non avviene, mentre
l’obbligo si eleva fino al 16° anno di età.
Il problema lo ha posto al ministro della PI Fioroni la deputata Alba
Sasso nel question time di mercoledì scorso.
Le ha risposto per il Governo il ministro per i rapporti con il
Parlamento Chiti che ha precisato come da anni il concetto di gratuità
nella scuola dell’obbligo è stato chiarito da sentenze della Corte
costituzionale, che ha precisato come "la gratuità dell'istruzione
obbligatoria, stabilita dall'articolo 34 della Costituzione, è da
riferirsi alla prestazione, cioè l'insegnamento, mentre la gratuità
degli strumenti didattici rappresenta un'opportunità e rientra nelle
misure economiche e provvidenze volte a favorire il diritto allo
studio".
Il rappresentante del Governo ha aggiunto che "La legge finanziaria
del 1999 ha previsto, per la prima volta, la fornitura gratuita
parziale o totale dei libri di testo a favore degli alunni meno
abbienti della scuola dell'obbligo e secondaria, stanziando dei
finanziamenti appositi. Con il decreto-legge n. 159 del 2007, in corso
di conversione, tali stanziamenti sono stati integrati in modo
notevole, anche in relazione all'innalzamento a sedici anni
dell'obbligo di istruzione".
Chiti ha riferito di altre iniziative del ministero per contenere i
costi dei libri. La Sasso si è dichiarata parzialmente soddisfatta,
commentando che lo Stato deve mettere ragazze e ragazzi in grado di
accedere a pieno titolo all'istruzione. "Sappiamo - ha detto - quanto
pesi, in un bilancio familiare, il costo dei libri di testo,
soprattutto all'inizio di ogni ciclo scolastico. Non possiamo
permettere che vi siano famiglie che rinuncino all'istruzione".