Un provvedimento amministrativo del ministro
dell'Università
cancella le due domande contestate
I rettori potranno varare le graduatorie.
Restano aperte le inchieste penali per presunti brogli
Test a Medicina, Mussi "sblocca".
Una norma supera i ricorsi ai Tar.
la Repubblica
del 22/11/2007
ROMA - Mussi "sblocca"
le graduatorie di ammissione alle facoltà di Medicina. Con un colpo di
penna, il ministro dell'Università ha cancellato migliaia di ricorsi
ancora pendenti davanti ai tribunali amministrativi di mezza Italia. I
due quesiti contestati nel test di ammissione sono stati abrogati
d'ufficio: come dire che le domande sulle quali le commissioni
esaminatrici dovevano esprimere il proprio parere, non erano più 80 ma
78.
Una sforbiciata al test che significa un taglio a migliaia di ricorsi
proposti da una consistente fetta dei 13 mila bocciati. "Restano
comunque in piedi le molte inchieste penali avviate per
presunti brogli - spiegano al ministero - ma non quelle
amministrative che contestavano la legittimità dei test solo perchè
nel questionario erano state incluse due domande dalle risposte poco
chiare".
L'immediata conseguenza del provvedimento ministeriale è lo "sblocco"
delle graduatorie di ammissione. Dopo mesi di controversie e rivolte,
il decreto del ministero permette ai rettori di emanare finalmente i
decreti di approvazione e permettere a 7.000
ammessi di proseguire le lezioni e affrontare gli esami in
piena legittimità.
Qualcosa si era già mosso a
Bari, dove l'università aveva dato il via libera alle liste di
ammissione esclusi gli indagati per reati penali e in Campania dove,
proprio ieri, il Tar aveva concesso a 300 aspiranti medici la
possibilità di iscriversi nonostante i dubbi sul questionario. Con il
decreto del ministero, la questione dei test sbagliati trova una via
di soluzione.