Su cento studenti, 43 ogni anno prendono un
debito. "Si è abbassata
la capcità di comprensione degli studenti". Maggiore accusata è la tv
Matematica, il governo corre ai ripari.
"L'ignoranza unisce le scuole italiane".
Salvo Intravaia, la Repubblica
del 8/11/2007
Oltre 400 mila studenti
italiani ogni anno promossi col debito in Matematica sono decisamente
troppi. E il ministero corre ai ripari. Sarà una commissione di
esperti ad occuparsi della questione. Lo ha annunciato il ministro
della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, che insedia un comitato
scientifico composto da ben da 29 esperti. Il gruppo è presieduto dal
professore Edoardo Vesentini, docente di Analisi matematica al
Politecnico di Torino e coordinato dal professore Mario Girardi,
preside della Facoltà di Scienze matematiche, Fisiche e Naturali
dell'Università degli studi di Roma 3.
La crescente difficoltà di approccio con la Matematica, confermata
anche dalle ultime indagini internazionali che vedono gli studenti
italiani agli ultimi posti, viene definita una vera e propria
"emergenza". Il pool di esperti nei prossimi mesi avrà il gravoso
compito di esaminare la situazione italiana per capire come risolvere
il problema. "Stavolta - dichiara Fioroni - ai matematici è chiesto di
risolvere un problema che rischia, fra l'altro, di precludere ai
ragazzi italiani la possibilità di competere con i loro colleghi
europei".
Lacuna che secondo l'inquilino di viale Trastevere sarebbe determinata
anche dal "generale abbassamento della competenza linguistica.
Impoverimento del linguaggio provocato anche dal tipo di offerta del
mezzo televisivo". Secondo Fioroni i ragazzi non capirebbero la
Matematica perché le loro competenze linguistiche (leggere,
comprendere il testo scritto e scrivere) si sono abbassate. E si sa, i
libri di Matematica sono scritti "in modo complicato", dicono i
ragazzi stessi. Così, se ai suoi albori la Tv ha contribuito ad
affrancare larghe fette della popolazione italiana dall'analfabetismo
ora la stessa Tv sarebbe una delle principali responsabili di un
analfabetismo di ritorno ormai conclamato.
I dati forniti dal ministero della Pubblica istruzione in effetti
destano più di qualche preoccupazione. Gli studenti che nell'anno
scolastico 2006/2007 hanno contratto il debito in Matematica sono in
tutto 408 mila: 129 mila negli istituti tecnici, 104 mila nei licei
scientifici, 80 mila negli istituti professionali e 39 mila nei
classici. E se per efficienza dei servizi e altre situazioni si parla
spesso in parecchi due Italie, quella del Nord e quella del Sud. "Ad
unire in ignoranza l'Italia è proprio la Matematica": il 44,5 per
cento di promossi con debito in Matematica al Nord, il 41,7 al Sud,
passando per il 44 del Centro e delle Isole. La grande tradizione
italiana che nel campo della Matematica annovera personaggi del
calibro di Archimede, Fibonacci, Tartaglia e Galileo, ma anche
Lagrange, Ruffini e Peano per citare i più noti sembra in crisi.
E' giunto quindi il momento di correre ai ripari. "Occorre - spiega il
ministro - agire in più direzioni: riuscire a destare la curiosità e
la voglia di apprendimento dei ragazzi nei confronti delle materie
scientifiche, ma anche aggiornare i docenti e ripensare alle modalità
con cui vengono formati. Dagli esperti mi aspetto che, mentre si
accingono a risolvere i sette enigmi della matematica ancora
irrisolti, trovino anche il tempo di risolvere questo ottavo che per
noi è anche il più importante: come far capire, studiare e piacere la
matematica ai ragazzi".