L'iniziativa congiunta di Anpi e alcune
associazioni studentesche
"perché non ci siano liste di rappresentanza di evidente matrice
neofascista"
Lettera-appello al ministro Fioroni
"Basta propaganda fascista a scuola".
Al
documento hanno già aderito numerosi politici e intellettuali
fra gli altri, Gianni Vattimo, Alessandro Portelli e il calciatore
Cristiano Lucarelli
la Repubblica
del 5/11/2007
ROMA - Basta con la
propaganda nelle scuole per chi si definisce fascista. Questo il
contenuto di una lettera inviata al ministro della Pubblica
istruzione, Giuseppe Fioroni, nel corso di un'iniziativa organizzata a
Roma, presso la Casa della memoria e della storia, dall'Anpi,
l'Associazione nazionale partigiani e da alcune associazioni
studentesche. Obiettivo, denunciare le intimidazioni e le aggressioni,
da parte di gruppi di estrema destra, nei confronti degli studenti di
alcune scuole romane. A questo proposito "chiediamo al ministro - si
legge - di ricevere una rappresentanza che possa consegnare un dossier
sulle attività di tali gruppi". Le lettera è stata inviata anche al
Prefetto di Roma, Carlo Mosca, perché "è inaccettabile che in una
città, che si vuole esempio di legalità, si possano aggredire degli
studenti in pieno giorno".
Gli episodi sono numerosi. Come il tentativo di infiltrazione da parte
di "squadracce" nel corteo organizzato a Roma, lo scorso 12 ottobre,
dall'Unione degli studenti. O alcuni casi nel 2006, dall'aggressione a
due ragazzi al liceo Tasso (uno è finito all'ospedale, cinque punti di
sutura alla testa) al volantinaggio davanti al liceo Newton degenerato
in un agguato con catene (anche in quel caso due ragazzi in ospedale),
alle scritte contro alcune ragazze lesbiche comparse davanti al liceo
Aristofane e corredate da disegni di croci celtiche e svastiche. Nella
lettera viene definito "inaccettabile" che "ai diversi livelli della
rappresentanza studentesca si candidino gruppi dichiaratamente
fascisti, che talvolta prendono persino le difese del Terzo Reich".
Un appello, quindi, "affinché siano predisposte adeguate misure per
far sì che non possano esserci, nelle scuole, propaganda e
rappresentanza studentesca con idee di matrice evidentemente
neofascista". E al quale hanno già aderito Alessandro Portelli
(storico e delegato del Comune alla memoria), Rosario Bentivegna
(medaglia d'oro della Resistenza), il consigliere comunale del Pd
Massimiliano Valerian, il filosofo Gianni Vattimo, l'ex calciatore del
Livorno (ora gioca in Ucraina) Cristiano Lucarelli, il senatore del
Prc Giovanni Russo Spena, Mauro Bulgarelli dei Verdi, Marco Rizzo del
Pdci, i Cobas scuola e l'Arcigay Roma.
Il presidente provinciale dell'Anpi, Massimo Rendina, esprime
preoccupazione per "l'insorgere dei fascismi, non solo quello storico
ma quello strisciante, che ha portato alle aggressioni di Renato
Biagetti (accoltellato dopo un concerto a Focene, sul litorale romano,
nell'agosto 2006, ndr) e recentemente a Torbellamonaca". Nel corso
dell'iniziativa, uno studente ha ricordato le aggressioni compiute al
liceo Tasso, nella capitale, da parte "di fascisti che rivendicano di
esserlo apertamente". E ha lanciato la proposta di un'assemblea, il 30
novembre, al liceo Farnesina, dove lo scorso anno apparve per la prima
volta il Blocco Studentesco, l'organizzazione legata alla Fiamma
Tricolore.
La consigliera comunale di Rifondazione, Adriana Spera, accusa le
istituzioni di "troppa leggerezza sull'argomento" e contesta al Comune
di Roma che, "ancora una volta", nell'organizzare l'annuale viaggio ad
Auschwitz per le scuole, non siano stati invitati gay, rom e disabili.
Ai ragazzi che torneranno da quel viaggio, il consigliere dell'Ulivo
in Campidoglio, Paolo Masini, propone di ripulire i muri della città
da scritte razziste e xenofobe.
"Abbiamo aderito all'appello - spiega Fabrizio Marrazzo, presidente di
Arcigay Roma - perché le persone lesbiche, gay e trans sono tra le
prime vittime della propaganda neofascista. Crediamo che favorire una
cultura dell'accoglienza e del dialogo sia tra le missioni principali
della scuola". Intanto Rendina ha fatto sapere che l'Anpi ha
costituito un pool di avvocati, che avranno il compito di denunciare
eventuali omissioni di atti d'ufficio da parte di autorità e
istituzioni nei confronti di chi propaganda il fascismo, vietato dalla
Costituzione e dalle legge Scelba e Mancino.