Il calcolo dell'investimento per sostenere i
corsi per l'abilitazione
E per i circa 11mila aspiranti all'anno la prospettiva è il precariato
Diventare prof?
Per un laureato costa almeno 5mila euro.
Salvo Intravaia, la Repubblica
del 14/11/2007
Cinquemila euro per
diventare insegnanti - per giunta precari - sembrano in effetti un po'
troppi. Eppure è proprio questa la cifra che i giovani neolaureati
devono sborsare in Italia per ottenere l'abilitazione all'insegnamento
nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Il dato emerge da un'indagine condotta dalla casa editrice "La tecnica
della scuola" sulla base degli ultimi bandi di concorso per l'accesso
alle Ssis: le Scuole di specializzazione per l'insegnamento
secondario. Investimento a lunga scadenza che non dà comunque nessuna
certezza di impiego agli interessati. Perché dopo la laurea, giovani e
meno giovani, devono appunto iscriversi alle Ssis, a numero chiuso,
per frequentarne i corsi biennali. Solo dopo questo lungo e spesso
accidentato percorso gli specializzati hanno avuto fino a quest'anno
(perché dal prossimo le cose dovrebbero cambiare) la possibilità di
inserirsi nelle graduatorie dei precari per iniziare un incerta marcia
di avvicinamento verso la cattedra. Evento che finora si è realizzato
in media attorno ai 40 Anni.
Per aggiustare il tiro, la Finanziaria contiene tra i suoi articoli
gli elementi di base di quella che sarà la riforma del "meccanismo" di
reclutamento dei docenti della scuola. L'obiettivo è quello di
assumere docenti "più giovani, motivati e maggiormente preparati ad
affrontare le sfide che la scuola pone di fronte oggi", ha
recentemente detto il viceministro della Pubblica istruzione,
Mariangela Bastico. Secondo le intenzioni del governo i "nuovi
insegnanti" dovranno essere sottoposti ad un percorso di formazione
più breve ma essere anche più preparati.
Le spese da sostenere per le famiglie degli aspiranti insegnanti
(circa 11 mila ogni anno) sono molteplici. Dalla tassa regionale per
il diritto allo studio (116,11 euro) all'imposta di bollo di 14,62
euro. Ma è la tassa di frequenza annuale, che in base all'autonomia
universitaria è pari a 1.500 euro a Roma e 1.305 a Milano, la vera
batosta per gli studenti. A queste cifre occorre aggiungere circa 300
euro per l'acquisto di riviste e testi per studiare, oltre che onerosi
costi per gli spostamento con i mezzi pubblici e talvolta anche le
spese di permanenza nella città che organizza il corso. Il tutto per
sette mesi di lezioni l'anno, da dicembre a giugno, che si traducono
in 500 ore di cui 150 di tirocinio in classe e 350 di lezioni
teoriche.
Ma c'è di più. Coloro che si sono iscritti al IX ciclo della Ssis (per
il 2007/2008) non hanno la certezza di potere accedere alle liste dei
precari. Gli elenchi dei supplenti , da ora "ad esaurimento", sono
stati infatti blindati dal ministro della Pubblica istruzione,
Giuseppe Fioroni, con l'intento di eliminare il precariato nella
scuola. E stranamente proprio quest'anno durante le selezioni per
l'accesso ai corsi Ssis si è presentato un numero di aspiranti prof di
gran lunga superiore agli 11 mila posti messi a concorso dal ministero
dell'Università.