Previsto l'arrivo dall'estero di 100 professori
all'anno
E a giugno al via il bando per l'assunzione di ricercatori
Università, ritornano i visiting professor "Un'occasione per far
rientrare i cervelli".
la Repubblica,
27/3/2007
ROMA - L'università
italiana riapre le porte ai "visiting professor": ovvero, quei
docenti, italiani e non, che, impegnati all'estero, vogliano venire a
lavorare in Italia per un periodo da 1 a 4 anni. "Riprenderemo a
chiamare 100 docenti all'anno - ha spiegato il sottosegretario
all'università Luciano Modica al convegno per le Scienze Umane tenuto
a Roma. "Il primo bando potrebbe partire a breve e portare le prime
persone già ad ottobre".
Il programma, che era stato chiuso dalla Moratti nel 2006, e per cui
il governo ha stanziato 3 milioni di euro, "è un'occasione
particolarmente adatta a quegli italiani che volessero rientrare per
un periodo in Italia". Una delle misure messe in atto dal dicastero di
Mussi per arginare la fuga di cervelli.
"L'altra misura- continua Modica- riguarda i concorsi, che dovranno
essere più credibili: di solito- spiega- chi è all'estero pensa che
vincano solo i candidati interni degli atenei. Non deve più essere
così". Per questo, nel piano straordinario di assunzione sono previste
regole più trasparenti.
"L'obiettivo principale - sottolinea Modica, che è impegnato nella
stesura del regolamento, che dovrebbe approdare in Consiglio dei
ministri venerdì - è quello della semplificazione del reclutamento. Ci
saranno- continua il sottosegretario- regole più trasparenti e più
internazionali".
Il ministero si sta anche muovendo per garantire la permanenza in
Italia a tempo indeterminato dei 40 "cervelli" rientrati nel 2003,
chiamati dagli atenei a rimanere come docenti, ma bocciati dal
Consiglio universitario nazionale. "E' solo un intervento una tantum -
spiega Modica- ma faremo di tutto per farli restare".
Uscirà probabilmente a giugno, invece, il primo bando del piano
triennale straordinario per l'assunzione a tempo indeterminato di
nuovi ricercatori. E metterà in palio circa 3400 posti, finanziati per
metà dallo Stato e metà dagli atenei. Quindi, un terzo delle diecimila
assunzioni annunciate in questi giorni dal ministro Mussi potrebbe
avvenire già nel corso di quest'anno.