Prodi: Un parte del tesoretto alle scuole? di R. P. La Tecnica della Scuola del 31/3/2007 Nel pomeriggio del 31 marzo il Presidente del Consiglio Prodi ha incontrato una delegazione di genitori e insegnanti a San Lazzaro di Savena. Risposte evasive sul tempo pieno, ma una mezza apertura sulle risorse per le scuole.
A San Lazzaro di Savena, nel pomeriggio del 31
marzo, sono in 2-300 fra insegnanti, genitori e bambini ad accogliere
il Presidente del Consiglio Romano Prodi, per consegnargli una lunga
lettera fitta di proteste e richieste. L’occasione arriva dalla
inaugurazione della nuova mediateca comunale (30mila volumi, 11 libri
per ragazzi, centinaia di videocassette, CD-ROM e DVD di ogni genere,
più di 30 postazioni per la navigazione in Internet) e Prodi non si
tira indietro, anzi accetta di buon grado di incontrare una
delegazione di una quindicina di persone che lo incalzano con domande
e richieste. Ma all’ordine del giorno c’è soprattutto la questione del
tempo pieno; il Presidente capisce subito che la protesta di
insegnanti e famiglie non è né “politica” né tantomeno pilotata, non
appena la moglie Flavia gli fa osservare che fra i presenti c’è anche
quella che era stata anni addietro la maestra dei loro figli ! Prodi
sottolinea per l’ennesima volta che la situazione ereditata è davvero
difficile (“Eppoi stiamo governando da un anno solamente” ricorda).
Nel merito dei problemi appare un po’ evasivo, ripropone le soluzioni
già avanzate da Fioroni e dalla Bastico (un po’ di posti di tempo
pieno in più verranno assegnati alle regioni del nord e in particolare
a quelle province dove maggiore è stato l’incremento della popolazione
scolastica nella scuola primaria). Una conferma importante è arrivata
invece su una anticipazione fatta dal Vice-Ministro Mariangela Bastico
qualche giorno fa: Prodi ha ribadito che il Governo sta pensando ad un
disegno di legge in materia di “Misure urgenti nel settore
dell’istruzione”. Secondo l’idea della Bastico il provvedimento
dovrebbe servire soprattutto a ripristinare per legge il modello del
tempo pieno eliminando una volta per tutte l’equivoco dell’orario
“27+3+10” nella scuola primaria. Sul possibile utilizzo del cosiddetto
“tesoretto” il Presidente Prodi non si è sbilanciato (in molti a San
Lazzato hanno chiesto che almeno una parte venga destinata alla
scuola), ma ha lasciato la porta aperta: “E’ vero, le esigenze sono
molte, ma chi l’ha detto che per la scuola non ci sarà nulla?” |