A sorpresa Mario Dutto si dimette.

 da ScuolaOggi del 29/3/2007

 

Come un fulmime a ciel sereno: Mario Dutto, uno dei quadri fondamentali del ministero della pubblica istruzione, se ne va. Dopo aver gestito una delle situazioni più complesse come la scuola lombarda, incarico ricoperto su nomina dell'ex ministro Luigi Berlinguer e su conferma di Letizia Moratti, alla fine dello scorso anno era stato chiamato a Roma come responsabile degli ordinamenti scolastici, uno dei settori cardini del ministero. Pochi mesi di lavoro, ma sufficienti per convincersi ad abbandonare il campo. Dutto non ha ancora 60 anni, ma preferisce la pensione.

La scuola italiana perde così un cervello fine, un competente vero, oltretutto un signore. Facile immaginarsi come possa essersi trovato a collaborare con un ministro come Giuseppe Fioroni, uomo certamente difficile da affiancare, che come dimostrano le sue ultime uscite, continua a raccogliere più critiche che consensi. E in questo clima Mario Dutto potrebbe aver cercato invano di tenere una linea dignitosa nella gestione del governo della scuola. Senza però riuscirci: da qui la decisione di dimettersi. Al ministero ammettono con imbarazzo il caso e comunque non disperano di recuperare la situazione. E farlo rientrare. Ma la crisi è aperta. Un altro segnale allarmante che certo non aiuta a sollevare le sorti della gestione Fioroni.