L'approvazione del decreto contiene novità anche
per la scuola
Adesso i presidi potranno accettare anche donazioni di privati
Scuola, Bersani anticipa la riforma Fioroni.
Tornano gli istituti tecnici e i professionali.
Salvo Intravaia, la Repubblica
del 30/3/2007
E' legge una parte della
riforma Fioroni. Il Senato ha approvato con 161 voti a favore e 153
contrari il
decreto legge sulle liberalizzazioni, presentato da
ministro Bersani, che contiene importanti anticipazioni su quella che
sarà la revisione del sistema di istruzione e formazione nazionale. Le
novità più importanti riguardano la riforma delle scuole superiori,
con la modifica dei programmi e dei curricula, i 'poli' post diploma e
il sistema delle donazioni agli istituti.
Coloro che hanno scelto gli istituti Tecnici e i Professionali possono
stare tranquilli: dapprima soppressi dalla riforma Moratti, il centro
sinistra li ha ripescati e resteranno a pieno titolo nell'ordinamento
scolastico italiano. Del sistema dei licei morattiani, ma a partire
dal 2009/2010, rimangono i licei classico, scientifico, musicale,
artistico, delle scienze umane e linguistico. Saranno soppressi i
licei economico e tecnologico.
I quadri orari e i programmi della scuola secondaria superiore saranno
rivisti. Il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, avrà
a disposizione tempo fino al 31 luglio 2008 per adeguare la scuola
secondaria alle esigenze emerse negli ultimi anni: biennio
obbligatorio, dispersione scolastica da contenere e rilancio di una
istruzione tecnica e professionale di qualità.
Resta alle regioni la responsabilità di organizzare corsi di
formazione, le cui linee generali (monte ore e certificazioni) saranno
concertate a livello nazionale. Si vuole, in buona sostanza, evitare
che in Italia ci siano 18 Formazioni professionali diverse. Dopo
l'istruzione (fino a 16 anni) e la Formazione obbligatoria (fino a 18
anni), gli studenti potranno scegliere fra l'università e i Poli
tecnico-professionali che oltre ad istituzionalizzare i cosiddetti
corsi Ifts (di Istruzione e formazione tecnica superiore) ne ampliano
l'offerta.
In questo modo il governo vuole centrare un triplice obiettivo:
mettere a disposizione delle aziende le professionalità che non
riescono a trovare sul mercato; abbassare l'età d'ingresso nel mondo
lavorativo e formare professionalità di alto profilo, anche se non di
livello universitario.
Ma la grande novità riguarda il capitolo delle donazioni: le scuole
potranno ricevere dai privati somme in denaro da finalizzare 'all'innovazione
tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta
formativa'. Le esenzioni fiscali sono previste solo per coloro che
'investiranno' sulle scuole statali e paritarie, senza scopo di lucro.
Potranno donare, fino ad un massimo di 2 mila euro, anche i componenti
degli organi collegiali e per le scuole collocate nelle aree meno
fortunate del Paese è previsto un fondo perequativo.