Venerdì in consiglio dei ministri il decreto che istituisce l'Agenzia di valutazione.

Università, arriva l'Anvur
per controllare la qualità.

di Benedetta P.PAcelli  da Italia Oggi del 14/3/2007

 

Voti agli atenei, alle singole facoltà e ai singoli dipartimenti. Ma non saranno solo tali soggetti a passare sotto la scure della neonata Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur), il cui decreto sarà presentato venerdì 16 marzo al consiglio dei ministri e che ItaliaOggi è in grado di anticipare. Perché l'Agenzia per la quale il ministro Fabio Mussi ha gettato le fondamenta con la Finanziaria 2007, non farà le pulci solo agli atenei, ma valuterà anche la qualità delle persone reclutate nelle università e negli enti di ricerca. Infatti nella bozza del testo, composto da 11 pagine e 18 articoli, all'art. 4 comma 10 si legge che la nuova Authority potrà essere chiamata ´a svolgere funzioni di valutazione ex post della qualità del reclutamento del personale docente e di ricerca delle università e degli enti di ricerca'. Quindi l'Agenzia, che come si legge nel testo avrà sede a Roma, ha come missione principale quella di promuovere la qualità del sistema italiano delle università e della ricerca. Ma nel calderone entrano tutti: dagli atenei agli enti di ricerca alle istituzioni pubbliche di ricerca non universitarie fino agli enti privati di ricerca destinatari di finanziamenti pubblici. Dopo aver passato allo screening tutti questi soggetti, l'Anvur avrà il compito di stendere ogni due anni un rapporto sullo stato del sistema nazionale delle università e degli enti di ricerca. Sulla base di tali valutazioni potrà determinare i parametri di ripartizione delle quote dei finanziamenti che sono strettamente correlati alla qualità delle attività svolte. In particolare, come si legge nel comma 3 dell'art. 3, l'Agenzia stabilisce i parametri di qualità della ricerca, sulla base dei quali il ministro ripartirà ogni anno una quota tra le università e tra gli enti di ricerca. Ma non finisce qui. Infatti i più virtuosi, coloro cioè che raggiungeranno elevati standard di qualità nella didattica e nella ricerca, avranno quote aggiuntive premiali annuali del fondo di finanziamento ordinario.

L'Agenzia dovrà determinare anche, in relazione ai parametri europei, il costo standard degli studenti universitari, che comprenderà anche i costi per la ricerca universitaria. E se le cose non funzionano come dovrebbero e nell'ambito delle proprie attività l'Anvur ´accerti casi in cui nelle università o gli enti di ricerca si verifichino gravi inadempienze o situazioni di impossibilità ad adempiere alle finalità istituzionali, è tenuta a segnalarli immediatamente al ministero dell'università e della ricerca per i provvedimenti di competenza'. Il tutto l'Anvur lo farà con piatto che pesa 5 milioni di euro, così come era stabilito nella legge n. 286 del 24 novembre 2006. A questo fondo però si aggiunge, si legge all'art. 17, una piccola quota del finanziamento ordinario delle università e degli enti, dell'ordine di qualche punto per mille (circa 7 milioni di euro) che sarà gradualmente riversata all'Agenzia, a decorrere dall'anno 2008, per far fronte ai costi delle sue attività di valutazione. Apertura poi da parte del ministero dell'università sulla composizione dei membri dell'Agenzia. Se prima si ipotizzava la nomina del consiglio direttivo da parte ministeriale, se pur con la base del metodo dei comitati di selezione, ora, accogliendo anche le richieste delle associazioni di categoria le cose cambiano. Infatti all'art. 12 è scritto che i componenti del consiglio direttivo saranno nominati con decreto del presidente del consiglio dei ministri su proposta del ministro dell'università, sentite le commissioni parlamentari competenti.