Gli spezzoni ai docenti di ruolo costano di più. da Tuttoscuola, 29/5/2007
Assegnare ai docenti di ruolo gli
spezzoni disponibili all’interno degli istituti costa di più. A
differenza dei supplenti, infatti, gli insegnanti di ruolo hanno
diritto ad essere retribuiti anche nei mesi estivi. E le prestazioni
di insegnamento eccedenti l’orario di cattedra danno titolo a compensi
mediamente più alti rispetto a quelli cui avrebbe titolo un supplente.
Per rendersene conto basta confrontare gli importi. Per esempio, un
docente di ruolo con più di 15 anni d’insegnamento nella scuola media
ha diritto a 104 euro per ogni ora eccedente, contro i 105 di un
supplente. Se il docente di ruolo è più anziano (per esempio ha 28
anni di servizio) il compenso sale a 125 euro. A fine anno le cifre si
distanziano ancora di più. Un supplente assunto a settembre e
licenziato a giugno costa all’erario, per ogni ora di insegnamento,
circa 1040 euro. Un docente di ruolo assunto a settembre e licenziato
ad agosto costa allo stato, per ogni ora eccedente, 1260 euro se ha
poco più di 15 anni di servizio e 1500 euro se ha un’anzianità di
almeno 28 anni. Stesso discorso alle superiori dove, tra l’altro, i
docenti di ruolo guadagnano un po’ di più rispetto ai colleghi delle
medie, mentre i supplenti sono retributi allo stesso modo. Tenendo
presente, peraltro, che l’età media degli insegnanti è piuttosto alta,
si arriva facilmente alla conclusione, che la norma della Finanziaria
che ha introdotto l’affidamento delle ore eccedenti ai docenti di
ruolo ha avuto l’effetto di farci spendere di più anziché farci
risparmiare. |