I conti delle scuole.
I debiti passati ai raggi X da Italia Oggi dell'1/5/2007
Il ministero della pubblica istruzione è
indebitato per 425 milioni di euro. È dunque non ci sono i soldi per
pagare i supplenti. Lo ha detto il titolare del dicastero, Giuseppe
Fioroni, durante un'audizione alla camera dei deputati, in commissione
istruzione, il 25 aprile scorso. Secondo i dati forniti dal ministro,
il deficit deriva dai tagli che sono stati apportati dal precedente
governo. In particolare, 494,4 milioni sulle supplenze brevi (-46,6%),
106,4 milioni sugli esami di stato (-72,6%), 159,8 milioni sul
funzionamento (-53%). 'Una parte del debiti', ha spiegato Fioroni, ' è
già stata riparata con i fondi che abbiamo stanziato negli scorsi
mesi, così siamo passati da 600 milioni a 425 circa'. Ma molto resta
ancora da fare. La ricetta di viale Trastevere prevede una
ricognizione esatta di tutti i debiti accumulati dalle scuole, entro
il 15 maggio, per approntare un piano di salvataggio ad hoc. E il
passaggio all'Inps della gestione delle indennità di maternità. Un
altro nodo da sciogliere riguarda anche l'annosa questione del
pagamento della Tassa sui rifiuti soldi urbani (Tarsu) da parte delle
scuole. A questo proposito il ministro della pubblica istruzione ha
assicurato che i debiti delle scuole verranno ripianati grazie a un
piano pluriennale, che sarà predisposto congiuntamente con il
ministero dell'economia. Le assicurazioni di Fioroni non convincono i
sindacati. 'A fronte della gravità della situazione il ministero ha
messo in campo un impegno che noi giudichiamo assolutamente
insufficiente', replica il segretario della Flc Cgil, Enrico Panini,
che suggerisce, 'l'attribuzione al tesoro del pagamento delle
supplenze superiori ai due mesi utilizzando in ciò le risorse della
spesa fissa'. |