Fioroni: ripristinare serietà, regole, certezze
e merito
Confindustria:
merito e autonomia per svecchiare scuola.
da ApCOM
21/5/2007
Milano, 21 mag. (Apcom) - Stipendi più alti per
insegnanti più meritevoli, autonomia di budget, revisione dello status
giuridico dei professori, assegnazione di almeno il 10 per cento dei
posti futuri ai giovani. Sono queste alcune delle richieste contenute
nel piano di azione che Confindustria ha presentato oggi al ministro
dell'Istruzione Roberto Fioroni per modernizzare la scuola italiana e
favorire l'occupazione e l'accesso dei giovani al mondo del lavoro.
Confindustria, nell'ambito di un documento comune sulla scuola
sottoscritto da 18 organizzazioni datoriali, ha individuato proposte
da adottare con urgenza che riguardano in particolare cinque ambiti:
la qualità dell'apprendimento, attraverso la riduzione del numero
delle discipline e una maggiore attenzione a quelle scientifiche e
tecnologiche, una rivalutazione del ruolo degli insegnanti attraverso
la selezione e il riconoscimento dei meriti, una valorizzazione
dell'autonomia scolastica che va di pari passo con un rafforzamento
dell'autonomia finanziaria e gestionale e, infine, una promozione
della cultura scientifica e tecnologica attraverso anche un
coinvolgimento delle categorie produttive al mondo della scuola.
Nel corso del convegno 'Autonomia e qualità della scuola in Europa'
organizzato oggi da Assolombarda a Milano, il vicepresidente di
Confindustria per l'Education, Gianfelice Rocca, ha sottolineato come
"in Italia c'è un sistema di reclutamento che ha creato sacche
gigantesche di precari. Bisognerebbe poi operare per sottrazione e non
per addizione: in Italia oggi ci sono 15 insegnanti per classe a
fronte dei 6 o 7 europei. Il numero dei professori tra il 1980 e il
2005 è passato da 100 a 105 mentre quello degli studenti è sceso da
100 a 74. Un dato per tutti che dimostra quanto enormi siano le
risorse liberabili. Anche per il presidente di Assolombarda, Diana
Bracco, il futuro del Paesedipende dalla qualità del sistema
educativo. In questo contesto "un pilastro irrinunciabile è la
formazione tecnica e professionale". Stringendo la riflessione al
contesto lombardo, la Bracco ha chiesto che "il sistema regionale di
istruzione si inquadri in un meccanismo virtuoso che lo mette a
confronto con quello statale" e al ministro Fioroni, invece, ha
chiesto che "si verifichino le condizioni perché il sistema educativo
configurato dalla legge quadro regionale possa svilupparsi e
realizzare appieno gli obiettivi di sviluppo dei processi educativi e
del capitale umano dei giovani".
Di fronte a queste proposte inserite nel piano di azione
dell'associazione degli industriali, il ministro Fioroni ha replicato
rimarcando la necessità di riportare nella scuola una serie di valori
e concetti che ritiene siano andati persi prima ancora o quantomeno di
pari passo con gli interventi concreti avanzati da via
dell'Astronomia. "Allo stimolo di Confindustria - ha detto Fioroni -
replico ribadendo la necessità di ripristinare nella scuola un
dizionario di parole come serietà, regole, merito e certezze. In
questo contesto occorre ripristinare la motivazione nei nostri ragazzi
che vanno liberati dal debito pubblico e dal più alto tasso di
gerontocrazia". Poi, entrando nel merito dell'istruzione tecnica, ha
sottolineato come questa "sia una materia di confronto che non prevede
nemici", con questo replicando indirettamente al governatore lombardo
Roberto Formigoni che, nell'accogliere con favore le proposte di
Confindustria ha chiesto per la Lombardia tutte le competenze in
materia di istruzione e formazione professionale ribadendo la
centralità dell'autonomia scolastica che "per le scuole italiane oggi
è esclusivamente didattica mentre manca l'autonomia finanziaria,
organizzativa e gestione