Il ministero ha definito gli organici Ata per il prossimo anno:
salvo solo il personale degli appalti.

La mannaia sugli assistenti tecnici.

Posti ridotti di oltre il 5%, rischiano anche i collaboratori

di Franco Bastianini Italia Oggi, 8/5/2007

 

Sono gli assistenti tecnici i più penalizzati dall'ennesima riduzione del personale amministrativo, tecnico e ausiliario che andrà in vigore per il prossimo anno. Con lo schema di decreto interministeriale, firmato dal ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, congiuntamente al ministro dell'economia, Tommaso Padoa-Schioppa, sono state impartite, alle direzioni regionali e agli uffici scolastici provinciali, le disposizioni per la determinazione degli organici Ata per l'anno scolastico 2007/ 2008. Allo schema di decreto, trasmesso con la nota prot. n. 8255 del 23 aprile 2007, sono anche allegate le tabelle relative alle dotazioni organiche regionali. E così emerge che, per l'anno scolastico 2007/2008, la dotazione organica del profilo dei collaboratori scolastici è stata ridotta di 1.651 unità, di 1.168 unità quella del profilo degli assistenti tecnici e di 1.207 unità quella del profilo degli assistenti amministrativi. Invariato, invece, il numero dei posti occupati del personale estraneo all'amministrazione (12.169) e in servizio nelle scuole in qualità di collaboratori scolastici per effetto dei contratti di appalto finalizzati alla terziarizzazione dei servizi. In percentuale le riduzioni maggiori, 5,7%, si registrano nell'organico degli assistenti tecnici che passano dalle 20.248 unità dell'anno scolastico 2006/2007 alle 19.080 per l'anno scolastico 2007/2008. Una riduzione quest'ultima che oltre a compromettere la funzionalità dei laboratori allontana sempre di più la prospettiva dell'introduzione della figura professionale in tutte le scuole secondarie, nella maggior parte delle quali i laboratori non sono da tempo più un semplice optional.

Dinanzi all'ennesima riduzione, ancorché prevista dalla legge finanziaria 2007, non si è fatta attendere la dura reazione sia delle organizzazioni sindacali che dei coordinamenti dei precari Ata.

Cgil, Cisl e Uil scuola giudicano inaccettabili le riduzioni che non potranno non aggravare ulteriormente la funzionalità delle scuole e pesare sulle condizioni di lavoro del personale. La scelta operata dall'amministrazione di circoscrivere gli interventi al mero adempimento delle disposizioni della legge finanziaria, dicono all'unisono i sindacati, risulta tanto penalizzante quanto miope perché, aggiungendosi alle operazioni di forti tagli operati negli anni scorsi, ´sortisce l'effetto negativo di impoverire l'unità dei servizi Ata e la professionalità del personale, senza peraltro risolvere le sperequazioni nella distribuzione del personale manifestatesi nel tempo'. Rischi anche per i precari Ata, 4.026 dei quali rischiano di non vedersi rinnovare l'incarico per il prossimo anno scolastico.