L'alternativa radicale è lo studio domestico (homeschooling). da TuttoscuolaNews N. 291, 7 maggio 2007
Negli USA almeno un milione e centomila
studenti, secondo dati ufficiali del governo (che secondo alcuni tende
a sottostimare il fenomeno), non frequentano più alcuna scuola, ne’
pubblica ne’ privata: studiano a casa, assistiti dai genitori e da
appositi centri specializzati nell'istruzione a distanza. La diffusione di sentimenti di sfiducia e di sospetto nei confronti della scuola pubblica è stata all'origine del fenomeno dello homeschooling negli USA, promosso in prevalenza da famiglie di orientamento conservatore sul piano politico e religioso. Potrebbe accadere lo stesso anche da noi? In Italia e in Europa, finora, l'alternativa alla scuola pubblica è stata la scuola privata, ma è di questi giorni la notizia che in Germania 500 famiglie hanno deciso di educare i figli tenendoli a casa malgrado le multe previste in quel Paese a carico di chi evade l'obbligo scolastico.
Da noi non ci sarebbe neppure questo
rischio perché la cosiddetta "educazione paterna" è prevista e legale.
Basta dimostrare di avere le condizioni economiche per provvedere
direttamente all'educazione dei figli. Finora l'educazione paterna non
ha trovato spazio, ma l'aumento della sfiducia verso la scuola
pubblica, insieme allo spostamento dell'accento dai curricoli agli
esami e alle certificazioni potrebbero creare anche da noi, specie se
accompagnati dall'assegnazione di buoni studio alle famiglie che
volessero intraprendere questa strada, terreno fertile per lo sviluppo
del fenomeno. Con risparmi non irrilevanti, fra l'altro, per le
finanze pubbliche. |