1800 cattedre da tagliare
per quadrare i conti.
da
Tuttoscuola, 1/8/2007
Sono 1800 le cattedre da tagliare per far
quadrare i conti del Ministero della pubblica istruzione.
E scongiurare il pericolo che il Ministero dell’economia blocchi i
finanziamenti alla fonte.
Lo ha detto ai sindacati il Viceministro della pubblica istruzione,
Mariangela Bastico, in un incontro che si è tenuto martedì 31 luglio a
viale Trastevere.
I conti dell’istruzione hanno sforato il budget di 626 milioni di
euro. E per evitare l’applicazione della clausola di salvaguardia
prevista nella Finanziaria (il blocco dei finanziamenti) bisogna
tagliare altri posti. Dunque, 1800 stipendi in meno da pagare,
altrimenti il Ministero dell’economia ridurrà autonomamente i
finanziamenti fino al rientro del deficit.
Per scongiurare il black out finanziario il Ministero della pubblica
istruzione ha inviato una lettera a tutti i direttori generali
fissando il numero delle cattedre da tagliare, regione per regione.
Le più colpite sono le regioni del Sud. Tanto per fare un esempio,
nella sola Basilicata, una regione che conta in tutto 600mila
abitanti, è previsto un taglio di 90 cattedre.
I posti più a rischio sono quelli dei docenti di sostegno, sui quali
graverà il peso maggiore. E’ prevista, inoltre, la cancellazione dei
progetti contro la dispersione scolastica e tagli al numero dei
docenti di strumento musicale.