Rsu, no al diritto di candidarsi per i precari.
da
Tuttoscuola, 31/7/2007
I lavoratori della scuola a tempo
determinato non potranno candidarsi alle Rsu. I precari delle
amministrazioni dello Stato, invece, potranno farlo. Ma a patto che il
loro contratto sia stato prorogato oppure che siano stati avviati alle
procedure di stabilizzazione.
La restrizione è contenuta in una modifica al contratto quadro del
1998, sottoscritto dalle confederazioni sindacali: CGIL, CISL, UIL,
CISAL, CONFSAL, CSE, USAE, UGL e dall’Aran il 23 luglio scorso.
L’accordo non è stato firmato dalla
confederazione Gilda-Unams
e dalla Rdb CUB.
Il testo negoziale prevede, inoltre, che possano accedere al voto solo
i precari della scuola titolari di incarico annuale. E siccome non
specifica la tipologia di incarico, tale formulazione potrebbe mettere
a rischio il diritto di accesso all’elettorato attivo per questo tipo
di personale.
Il nostro ordinamento scolastico prevede, infatti, incarichi annuali,
propriamente detti, solo per quanto riguarda i docenti precari di
religione cattolica. Mentre per gli altri lavoratori prevede incarichi
di supplenza annuale (fino al 31 agosto), incarichi di supplenza
temporanea fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) e
incarichi di supplenza temporanea (le cosiddette supplenze brevi).
E dunque, se la nuova pattuizione dovesse essere applicata alla
lettera, il rischio sarebbe quello di limitare fortemente il diritto
di accesso al voto proprio nei confronti dei supplenti temporanei, che
costituiscono il gruppo numericamente più forte nell’ambito dei
lavoratori precari della scuola.