In arrivo la direttiva del ministro Fioroni
sui nuovi settori di intervento dell'Invalsi per il 2007/08.

Sui rendimenti valutatori esterni,
Sotto l'esame di prof di altre scuole
le classi iniziali e terminali.

 da ItaliaOggi del 19/6/2007

 

Alleggerire la valutazione di sistema, affidare a rilevatori esterni la valutazione degli apprendimenti e partecipare alle rilevazioni internazionali. Saranno presumibilmente queste, per il prossimo anno scolastico, le aree di intervento dell'Invalsi, l'Istituto nazionale di valutazione che risulta attualmente commissariato e i cui organismi sono stati sciolti lo scorso anno. A definire le tre aree, la direttiva ministeriale annuale che ne organizza e indirizza l'attività in base a quanto stabilito dal decreto 286 del 2004 (poi modificato dalla Finanziaria 2007 'al fine di potenziare la qualificazione scientifica nonché l'autonomia amministrativa dell'Istituto stesso'). Ad annunciarne l'imminente pubblicazione, nel corso di un incontro con i sindacati svoltosi lo scorso 13 giugno, è stato lo stesso direttore per gli ordinamenti scolastici. Ad oggi, tuttavia, nessun testo definitivo è stato ancora firmato dal ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni. Ma veniamo ai punti della direttiva. Per quanto concerne la valutazione di sistema, il tentativo sarà quello di renderla meno pesante evitando per esempio, come in passato è spesso accaduto, la richiesta di informazioni già disponibili nelle banche dati dell'amministrazione. Si punterà piuttosto, come è stato sottolineato, a un servizio capace di fornire alle scuole informazioni di contesto utili alla programmazione in senso stretto.

Modifiche anche per la valutazione degli apprendimenti che sarà affidata ad esterni quasi certamente reclutati tra i docenti di altre scuole e con formazione specifica. Questa tipologia di valutazione, inoltre, riguarderà le classi iniziali e terminali: seconde e quinte per la scuola primaria, prime e terze per la secondaria di I grado e seconde e quinte per la secondaria di II grado. Perplessità ha espresso in proposito la Flc-Cgil: essendo cambiate le classi oggetto di valutazione, troppo stretti sono i tempi che l'Invalsi ha a disposizione per mettere a punto metodologie scientifiche appropriate per elaborare le nuove prove. Della cui obbligatorietà, peraltro, si è anche discusso: una questione annosa per la quale, in passato, l'Invalsi è stato più volte messo sotto accusa. Quanto all'ultimo punto, quello relativo alla partecipazione dell'Istituto alle rilevazioni internazionali, è stato appena accennato mentre, tra le sue altre prerogative, sono stati elencati 'compiti di proposta' per la valutazione dei dirigenti scolastici e per l'elaborazione della terza prova agli esami di stato; valutazione degli apprendimenti degli studenti sulla base delle prove scritte degli esami di stato; rapporti di collaborazione con le diverse strutture dell'amministrazione scolastica; rilancio dell'attività di ricerca (tema, questo, assai caldeggiato dalle organizzazioni sindacali) e ridefinizione dell'assetto organizzativo dell'Istituto stesso. Una direttiva che, e quando pubblicata, potrebbe forse contribuire a calmare le acque dell'arcipelago Invalsi attualmente solcato da un popolo di precari da mesi in agitazione per la stabilizzazione dei contratti.