Troppi nodi irrisolti, scuola italiana in bilico.

La Tecnica della Scuola dell'8/6/2007.

 

Contratto, riforme, precari, supplenti: tutte “materie” in cui, secondo la Gilda degli Insegnanti, l’attenzione del Governo verso la scuola italiana mostra voti ancora scarsi.

Il bilancio tracciato dal sindacato sull’anno scolastico in chiusura è una “pagella” che, complessivamente, non raggiunge la sufficienza.

Colpa, sostiene la Gilda, delle tante questioni aperte alle quali il Governo, finora, non ha saputo dare risposte concrete.

Prima fra tutte, quella contrattuale: “Dal gennaio 2006 – afferma il coordinatore nazionale Rino Di Meglio – la chiusura del contratto è ancora molto lontana e, nonostante si siano succeduti esecutivi di diversi colori politici, nelle leggi Finanziarie tutti si sono dimostrati molto distratti riguardo gli insegnanti e la scuola. E poi c’è il capitolo riforme: quella dell’ex ministro Moratti è ancora lì e la politica del cacciavite messa in atto da Fioroni non ha dato i risultati attesi”.

Anche per i precari la situazione è critica perché, ad oggi, “manca ancora il decreto per la loro immissione in ruolo. Lo stesso discorso vale per il nuovo regolamento delle supplenze e, a pochi giorni dall’inizio degli esami, siamo ancora in attesa del decreto per il pagamento delle commissioni”.

“Alla fine di questo duro anno scolastico – commenta il coordinatore nazionale – la scuola italiana si ritrova in bilico con tanti fili sospesi”.