L'ultimo atto degli esami scritti prima del
faccia a faccia finale
Lo scorso anno vinsero i quesiti a risposta libera
Maturità, oggi la terza prova
compiti diversi per ogni classe.
Salvo Intravaia, la Repubblica
25/6/2007
Al via la Terza prova
della maturità. Questa mattina i 497 mila studenti dell'ultimo anno
delle scuole superiori affrontano la penultima fatica dell'esame di
stato. L'ultima sarà il faccia a faccia con la commissione per il
colloquio finale. Dopo le polemiche seguite alle prime due prove
scritte, la terza prova non dovrebbe suscitare eccessivi clamori. Gli
eventuali 'errori' contenuti nella prova scritta resteranno
circoscritti alle singole commissioni così come le fughe di notizie
che, con studenti che ne sanno una più del diavolo e prof che in
alcuni casi si sono dimostrati un po' troppo distratti, sono sempre in
agguato.
I 105 mila commissari d'esame e 12 mila presidenti di commissione,
stamattina, saranno costretti ad una levataccia. Infatti, la terza
prova scritta introdotta nel 1998 dall'allora ministro della Pubblica
istruzione, Luigi Berlinguer, è predisposta la mattina stessa dai prof
anche se la sua 'struttura' è già stata concordata da qualche giorno e
ricalca la tipologia contenuta nel Documento del 15 maggio: quella
affrontata dai ragazzi durante l'anno scolastico. Il terzo scritto,
nato per offrire ai ragazzi una prova sugli argomenti studiati durante
l'anno, e quindi non calata dall'alto, per molti è considerata
un'autentica bestia nera. Il perché è presto detto. Si tratta
dell'unica prova scritta che verte su più discipline (non più di 5)
dell'ultimo anno e gli studenti non sanno su quali materie dovranno
cimentarsi.
Le tipologie a disposizione delle commissioni per sondare più a fondo
la preparazione degli aspiranti diplomati sono diverse ma quelle più
gettonate restano sostanzialmente quattro: Quesiti a risposta libera
(da 1 a 15 domande), Quesiti a scelta multipla (un minimo di 30 e un
massimo di 40), una Tipologia mista fra le prime due e la cosiddetta
Trattazione sintetica di argomenti (con un massimo di 5 argomenti da
trattare). Le altre 4 tipologie previste (Risoluzione di casi pratici
o professionali, Sviluppo di un progetto, Problemi a soluzione rapida
- non più di due - e la Trattazione sintetica di argomenti attraverso
un testo di riferimento) non sono molto amate.
Nell'estate 2006, secondo quanto ha reso noto lo stesso ministero,
quasi metà (il 46 per cento) delle commissioni ha predisposto la terza
prova secondo la tipologia B (quesiti a risposta libera). Seguita col
22 per cento dalla tipologia mista (B più C) e dalle tipologie A
(trattazione sintetica di argomenti) e C (quesiti a risposta
multipla), con 15 per cento. Le altre tipologie che hanno fatto
registrare percentuali al di sotto dell'1 per cento non sono state
prese praticamente in considerazione dai professori.