Ordinanza del Consiglio di stato: i fuori quota dirottati in istituti statali
Stop nelle scuole paritarie da ItaliaOggi del 27/6/2007
Saranno pure paritarie, ma non sono uguali alle scuole statali. Le istituzioni scolastiche private che operano in regime di parità non possono costituire commissioni d'esame per più di 35 candidati e di questi i privatisti non possono eccedere la quota del 50%. Tutti i fuori quota devono essere dirottati, in base a elenchi trasmessi alla direzione scolastica regionale, verso scuole statali. Lo ha deciso in via definitiva il Consiglio di stato, con un'ordinanza emessa ieri. Sfumano così le speranze dell'istituto romano Kennedy, e di molte altri paritari, che invece speravano in una piena equiparazione alle statali nella gestione degli esami di stato. Gli studenti a cui era stata fatta la promessa di sostenere la maturità di quest'anno nell'istituto paritario lo sosteranno in una scuola statale, individuata dalla direzione scolastica regionale, nella sessione suppletiva di luglio. A stabilire il limite del 50% è stata la legge n. 1/2007, limite fortemente voluto dal ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, per combattere il fenomeno dei diplomifici. Ma nonostante le norme, alcuni istituti romani avevano garantito la maturità in sede a tutti i privatisti. Con la conseguenza che i candidati eccedenti la quota del 50% si sono presentati e non hanno potuto fare l'esame.
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