Francia, Inghilterra e Germania i modelli
europei di riferimento
nella valutazione dei dipendenti.
Presidi e insegnanti sotto torchio.
Francia, Inghilterra e Germania i modelli
europei di riferimento
nella valutazione dei dipendenti.
Per tutti, i risultati condizionano la busta paga e la carriera.
da ItaliaOggi del
26/6/2007
È sempre accesa, in Europa, la discussione sulla
valutazione del personale docente e dei dirigenti scolastici; un
dibattito che cerca di districarsi tra nuovi organismi e inedite
procedure di valutazione, accordi tra le parti sociali, coinvolgimento
dei sindacati.
In Francia, per esempio, la valutazione degli insegnanti è da tempo
oggetto di riflessione da parte del Sindacato nazionale del personale
direttivo del ministero dell'educazione nazionale (Snpden), che
propone un sistema di valutazione da effettuarsi in stretta
collaborazione tra i dirigenti scolastici e gli ispettori pedagogici
regionali (Ipr, Inspecteurs pedagogiques régionaux) sulla base di
giudizi incrociati.
Quanto al personale direttivo, in Francia è stato ormai abbandonato il
sistema della votazione a favore di una valutazione in due tempi. In
un primo momento, infatti, si chiede al personale direttivo di
realizzare valutazioni diagnostiche sulle proprie scuole, quindi tocca
al recteur il compito di redigere una lettre de mission che proprio da
quella diagnostica parte e che è destinata a costituire la base futura
per la valutazione del personale direttivo.
Differenti invece, a seconda che si parli del personale docente o dei
dirigenti scolasti, gli organi e le modalità della valutazione. Nel
primo caso, responsabili risultano lo Ien (Inspecteurs de l'education
national) che agisce a livello dell'istruzione primaria all'interno
del quale gli insegnanti vengono ispezionati ogni quattro anni e l'Ipr
(Inspecteurs pedagogique régionaux) che, insieme ai capi di istituto,
opera al livello dell'istruzione secondaria, dove le ispezioni hanno
cadenza settennale. Quanto alle modalità, esse contemplano
l'osservazione del docente in classe e colloqui individuali, la
stesura di un rapporto di ispezione che deve essere spedito all'Académie
e poi all'insegnante che deve sottoscriverne una copia se d'accordo
con il giudizio dato.
Non pecca, infine, di atteggiamento sanzionatorio il sistema francese:
l'attribuzione di una nota didattica (primario) e di una nota di
merito (secondario) contribuiscono, insieme all'anzianità,
all'avanzamento di carriera. Per un valore aggiunto non certo
trascurabile: la prima, amministrativa, arriva al 40% del punteggio
complessivo della valutazione; la seconda, didattica, raggiunge il
60%. Recteurs e Inspecteurs généraux si occupano invece, insieme allo
Ien, della valutazione dei dirigenti scolastici.
Quanto alle modalità, vanno dal rapporto di valutazione dell'istituto
stesso che viene preparato dallo stesso capo d'istituto ad una
diagnosi da presentare al Recteur che la utilizza per fissare nuovi
obiettivi. Anche in questo caso i risultati, valutati ogni quattro
anni, concorrono all'avanzamento di carriera.
Diverso il discorso per la Germania, dove la valutazione del personale
docente avviene (tranne che in alcuni Lander) solo in caso di
avanzamento di carriera e le cui linee guida vengono predisposte dai
ministeri dell'educazione e degli affari culturali. Sono i colloqui
con l'insegnante, i rapporti sul rendimento predisposti dal capo
d'istituto, le visite durante le lezioni e la valutazione del lavoro
svolto dagli alunni gli elementi su cui si basa il rapporto di
valutazione.
I cui criteri, va aggiunto, si ispirano alla conoscenza della materia
insegnata, al rendimento nell'insegnamento e alla condotta
professionale. Organi responsabili della valutazione sono, in
Germania, i capi d'istituto e gli ispettori scolastici (Schulaufsichtsbeamten,
a livello dei Lander). Fuori tiro, invece, i dirigenti scolastici la
cui valutazione è solitamente finalizzata alla buona tenuta della
scuola, e al suo miglioramento, piuttosto che a giudizi personali. La
regolare valutazione degli insegnanti è affidata, in Inghilterra, allo
school governing body, un organismo che comprende capi d'istituto,
rappresentanti della Lea (Local education authorities), delle
comunità, dei genitori, del personale docente e non docente.
Per il resto spetta al teacher's team leader, l'insegnante che
supervisiona il lavoro dei colleghi, e al capo di istituto, peraltro
responsabile della valutazione, procedere con la revisione. Anche in
Inghilterra funziona la modalità dell'osservazione che ha la durata di
un anno e alla fine della quale viene stilato un giudizio finale che
dell'insegnante valuta il rendimento attuale e gli obiettivi futuri.
È sempre lo School governino body, infine e con il supporto di un
consulente esterno oltreché di due o tre dei suoi membri (governors),
l'organo responsabile della valutazione dei dirigenti scolastici.