Maxi archivio online con i contributi dei ragazzi di tutta Italia. Un successo inarrestabile, nonostante polemiche e richieste di oscuramento E gli studenti schedano i professori sul web.
Domande ricorrenti e look sgraditi: nel data
base del docente quasi novemila identikit. Giuseppe Caporale la Repubblica 20/6/2007
ROMA - Ottomilacinquecento professori schedati. Su internet. Migliaia di informazioni personali su docenti della gran parte delle scuole italiane. Per ognuno di loro, un dossier con nome, cognome, città e scuola di provenienza. All'interno, le domande ricorrenti in sede d'esame e tracce del profilo caratteriale. Immancabili, su tutte le schede, i consigli su come vestirsi per fare colpo su di loro o, quanto meno, per non urtarli. C'è chi è più sensibile al look, chi al contrario detesta minigonne e pance scoperte. È tutto scritto nel dossier. Basta leggere. Rari i casi in cui si arriva perfino a delineare la tendenza politica del docente. Ma ci sono anche quelli. Era cominciato quasi per gioco, il "CercaProf" sul web, ma ora è un fenomeno dilagante. Sono gli studenti, gli spioni. Sono loro, che forniscono al sito www. studenti. it le informazioni. Incoraggiati da un piccolo compenso. Per ogni scheda compilata, ricevono in cambio 30 crediti, moneta virtuale da spendere sul sito o da riconvertire in ricariche per il cellulare. Il risultato è un maxi archivio che, con l'approssimarsi del via alla maturità, ha continuato a crescere settimana dopo settimana. E che né le polemiche del passato né le ricorrenti richieste di oscuramento sono riuscite a smantellare. Le regole sono chiare. Niente inserimenti anonimi, possono partecipare solo utenti registrati: ogni scheda viene associata al nick (con relativo profilo pubblico) dell'utente che l'ha compilata. Tocca poi alla redazione del sito vagliarla, controllare che non ci siano toni diffamatori e dare il via libera alla pubblicazione. Sono informazioni che valgono parecchio, soprattutto con il ritorno delle commissioni miste deciso dalla riforma Fioroni. I responsabili del sito parlano di un milione di contatti registrati proprio nella sezione "CercaProf" solo nelle ultime due settimane. Di sicuro ogni giorno che passa il tam tam tra gli studenti continua. E il numero delle schede cresce. C'è la professoressa E. P., del liceo scientifico Majorana in provincia di Caserta, che viene descritta «abbastanza tranquilla, l'importante, comunque è comportarsi bene e vestirsi adeguatamente, meglio evitare i jeans a vita bassa...». L'insegnante di storia dell'arte, C.I., del liceo scientifico Enrico Mattei in provincia di Cosenza, che «come argomento preferisce il periodo mussoliniano». Il docente di geografia astronomica di Venezia, S. R., che insegna dall'istituto tecnico nautico Venier «è bravo» ma, è meglio «non andare a fare l'esame in ciabatte da spiaggia o coi pantaloni al ginocchio, e le ragazze evitino di presentarsi con la pancia di fuori». La professoressa di italiano R. E., dell'istituto magistrale Fratelli Maccari di Frosinone «chiede sempre Pirandello e il fascismo». A. P. invece, insegna geografia astronomica al liceo scientifico Azzarita di Roma: «È un po' troppo severa nei voti, ma nel complesso non è cattiva. Ha detto in classe che le domande che farà saranno collegate agli argomenti della tesina. Occhio: odia pantaloncini corti e canottiere». Risulta invece che G. I., docente di filosofia all'istituto tecnico industriale Enrico Fermi di Desio, in provincia di Milano «sia fissato con il cristianesimo» quindi «ripassate tutto quello che ha a che fare con la materia». F.S., professore di matematica al liceo scientifico Umberto di Savoia, a Catania «è generoso, chiede quasi sempre il teorema di Rolle» ma «l'unico difetto è che è un tipo formale, tiene alla puntualità e all'abbigliamento». L'elenco delle curiosità è sterminato. C'è la prof che si comporta «come una mamma», quella che è «molto rigida», chi addirittura è «severissima» o «formale». Un'altra ancora «controlla sempre che sui libri non siano scritti appunti».
Il sito consiglia di
specificare generosità o severità nel dare i voti, «scelta espressa su
una scala di cinque valori: molto severo, severo, nella media,
variabile, generoso». Sistema analogo per le preferenze rispetto al
look e al linguaggio: «Molto molto formale». |