Incredibile ordinanza dei giudici che smentiscono se
stessi
Sorpresa,
Se eseguita, l’ordinanza provocherebbe un
disastro da vincenzobrancatisano.it, 15/6/2007
Il Tar del Lazio ha accolto la domanda di sospensiva dell’annullamento del doppio punteggio di montagna (vedi il provvedimento in fondo a questa pagina) presentata da alcuni docenti. La questione è molto grave per il mondo della scuola. Il Tar del Lazio ha cambiato opinione nel giro di poche settimane. Ammette il Tar che “Ritenuto, melius re perpensa di dover modificare il precedente orientamento espresso dalla Sezione in subiecta materia…”. Melius re perpensa, cioè ripensandoci meglio… In due precedenti vertenze (una gestita dall’avv. Saitta, una dall’avv. Fragomeni), il Tar aveva rigettato i ricorsi: nel primo caso il ricorso è stato respinto per mancanza di presupposti, nel secondo caso il legale aveva preferito rimandare al merito la questione. Analizzando le carte processuali con il rigore che contraddistingue il nostro approccio con la questione che seguiamo fin dal proprio teratogeno concepimento, troviamo singolare che la decisione favorevole al doppio punteggio sia avvenuta nell’unica tra le tre vertenze dove non sia stata presente la controparte, cioè i precari che avevano vinto. In ogni caso il Tar ha dimostrato di non avere le idee chiare e questo non potrà non essere tenuto in conto dal Consiglio di Stato, che sarà con molta probabilità investito già nelle prossime ore della decisione d’appello. E’ comunque assai grave, e destinato a creare ulteriore sfiducia nei cittadini verso la giustizia italiana, il fatto che la decisione favorevole sia l’ultima e non la prima e dunque arrivi a ridosso della pubblicazione delle Graduatorie a esaurimento, ciò che imporrebbe agli Usp di rifar tutto quello che stavano finendo di fare. Per avere una misura del disastro incombente, si consideri solo che all’atto della compilazione delle domande non era stato previsto lo spazio per inserire il doppio punteggio della montagna, visto che trattasi di cosa illegale, dunque l’amministrazione dovrebbe stampare mezzo milione di modelli nuovi e dare il tempo ai docenti interessati di rifare la domanda con l’annesso punteggio riabilitato dal Tar del Lazio. Riabilitato fino a un certo punto, poiché dalle notizie che il sito vincenzobrancatisano.it è riuscito a raccogliere, sta per partire come detto un ricorso in appello al Consiglio di Stato: il governo sa benissimo che quest’ultimo organo giurisdizionale difficilmente darebbe ragione a un provvedimento non motivato e contraddetto dalla decisione emessa solo pochi giorni prima dallo stesso organo. La decisione del Tar potrebbe riaprire la partita in maniera devastante per il personale scolastico che potrebbe dire addio alle ferie, per il corretto avvio del prossimo anno scolastico e per le casse dello Stato considerati i prevedibili risarcimenti che sarebbero richiesti non più solo dai precari della Sicilia ma da quelli di tutta Italia, avendo la sentenza della Corte Costituzionale di gennaio 2007 dichiarato incostituzionale in tutto il territorio nazionale il doppio punteggio di montagna. Peccato di ingenuità da parte del Tar? Decisione giusta? O c’è dell’altro? Di certo, il Tar ha fondato la propria decisione sull’esistenza della norma della legge finanziaria del 2007 che considera valido il doppio punteggio fino al 1 settembre 2007. Scrive il Tar di avere: “avuto riguardo al contenuto precettivo dei commi 605, lett. c), e 607 dell’art. 1 della legge n. 296/2006 che fanno salvi rispettivamente la valutazione in misura doppia dei servizi prestati anteriormente alla predetta data (id est: 1 settembre 2007), nonché le valutazioni dei titoli conseguiti anteriormente e già riconosciuti nelle graduatorie permanenti relative al biennio 2005/2006-2006/2007. Tuttavia secondo noi la norma, nei fatti, è incostituzionale. Infatti l’udienza della Consulta (poi sfociata nella citata sentenza del gennaio 2007) risale al 7 novembre 2006 (clicca e leggi), quando ancora la norma della Finanziaria non esisteva. Ma è chiaro che se chiamata in causa una seconda volta la Corte non potrebbe che dichiararne l’illegittimità. Evenienza che si verificherebbe in tempi non lunghi visto che i precari danneggiati ricorrerebbero in giudizio chiedendo al giudice di merito di vagliare la questione di legittimità che verrebbe decisa dalla Corte Costituzionale. Anche la Consulta farebbe retro front su una precedente propri decisione? E’ difficile. E sarebbe l’ennesimo caos. Si tratta di capire quale sarà l’atteggiamento del Ministero della Pubblica Istruzione. Ma secondo indiscrezioni che stiamo cercando di verificare, sarebbe pronto un decreto legge diretto a spazzar via la norma della Finanziaria che come abbiamo più volte scritto è stata voluta fortemente dai sindacati della scuola, quando invece una drastica abolizione ex lege del doppio punteggio di montagna (anche questo abbiamo scritto più volte) avrebbe risolto il problema. In modo doloroso ma definitivo invece che doloroso e temporaneo. Seguiranno aggiornamenti.
Tar Lazio. Ordinanza 02848. Punteggio di montagna
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