Dante, privatisti e internet:
una maturità di polemiche.
a cura di Giuliano Adaglio, La Stampa del
22/6/2007
Anche quest'anno le polemiche hanno accompagnato
lo svolgimento degli esami di maturità. Da una parte la scelta di
proporre agli studenti una traccia su Dante, con tanto di "giallo"
sulla correttezza della stessa, dall'altra la querelle riguardante i
privatisti impossibilitati a sostenere l'esame in alcune scuole del
Lazio.
A questo proposito il ministro dell'Istruzione Fioroni ha voluto
precisare che la decisione di sospendere gli esami in quegli istituti
è stata conforme alla sentenza 220 della Corte Costituzionale, secondo
la quale il numero dei candidati esterni non può superare il 50% di
quello dei candidati interni. Il commento del Ministro è stato
perentorio: "Abbiamo garantito l’esame di maturità a tutti nel
rispetto delle leggi. E in un paese che ha bisogno di avere certezze
di legalità la scuola deve dare per prima il buon esempio".
Non sono mancati i momenti di tensione, nonostante le rassicurazioni
del governo, che ha garantito ai privatisti incorsi nel problema di
poter sostenere l'esame il 4 e il 5 luglio prossimi. Le famiglie dei
ragazzi coinvolti hanno segnalato la situazione al Codacons, che ieri
ha comunicato la decisone del Consiglio di Stato: i privatisti
recupereranno le prove perdute nella prossima sessione suppletiva per
malati.
Lo stesso Codacons ha presentato un esposto alla Polizia Postale
riguardo la fuga di notizie che avrebbe caratterizzato la seconda
prova di giovedì: "Alle ore 8.20, ossia dieci minuti prima
dell'apertura delle buste, un sito internet già dava per certo che la
versione per il Classico era di Seneca, brano che veniva poi tradotto
sul web alle ore 9, e un altro sito addirittura alle 9.45 riceveva e
pubblicava le foto di due fogli ministeriali con le tracce per l'esame
di matematica allo Scientifico".
In tal senso, l'associazione di utenti e consumatori ha chiesto
polemicamente al Ministro l'annullamento della seconda prova d'esame,
appellandosi allo stesso principio di legalità cui faceva riferimento
Fioroni riguardo alla polemica dei privatisti.