Ecco la commissione di valutazione: Fannulloni, la mossa di Nicolais. Ma i sindacati non ci stanno: è un tentativo gattopardesco di Alessandra Ricciardi da ItaliaOggi del 5/6/2007
Una super struttura nazionale, cinque i componenti, che si potrà avvalere di esperti esterni e di un pool di 30 sceriffi operativi sul territorio. Costo, a regime, circa 2,4 milioni di euro. È la commissione di valutazione e monitoraggio dell'efficacia delle pubbliche amministrazioni, a cui il ministro della funzione pubblica, Luigi Nicolais, assegna il compito di stanare i fannulloni. La struttura, che sarà formalizzata oggi in commissione affari costituzionali alla camera, come emendamento al ddl AC 2151, si sostituirà in parte allo stesso dicastero di palazzo Vidoni (per le direttive alle amministrazioni sulla valutazione dei dipendenti), all'Aran e alla Ragioneria generale dello stato (per i confronti tra i salari pubblico/privato). Sempre che riesca a superare i marosi del parlamento e i no dei sindacati, che in queste ore hanno accusato il ministro di una mossa dal sapore gattopardesco. Una dichiarazione che riaccende lo scontro con il governo, non appena sopita la vertenza sul contratto dei dipendenti pubblici.
Alla commissione, da costituirsi presso il Cnel
(un componente sarà nominato dal Consiglio nazionale oggi presieduto
da Antonio Marzano, gli altri dal governo e dalle regioni), dovranno
riferire anche le attuali strutture di valutazione della scuola
(Invalsi) e università (Anvur). Si tratta di un organismo che Nicolais
vorrebbe svincolato dai ministeri e dai sindacati, proprio per
realizzare quei controlli che invece finora non sono decollati.
Controlli che non saranno ad personam, ovvero non agiranno sul singolo
dipendente, ma riguarderanno la qualità dei servizi
dell'amministrazione nel suo complesso. La commissione potrà servirsi,
oltre che dell'ispettorato della funzione pubblica opportunamente
rinforzato, anche della guardia di finanza, nell'esercizio dei poteri
di polizia economica e finanziaria che le competono. Nel caso della
scuola, si tratterebbe di verificare le prestazioni del sistema, sotto
il profilo del rendimento degli studenti, della lotta alla
dispersione, dell'assenteismo del personale. Insomma, dovranno essere
indicati quei parametri valutativi che finora non sono mai decollati.
E poi monitorare i controlli interni così realizzati. Utili, in
prospettiva, forse anche come range ai fini della progressione di
carriera degli insegnanti. |