L’esame «piccolo piccolo» di terza media.
Oltre 500mila esaminandi, lo scorso anno
bocciato lo 0,3%
La Stampa del
4/6/2007
ROMA
Ultima settimana di interrogazioni e ripassi in vista del primo grande
scoglio degli studenti italiani. Un esame «piccolo piccolo», meno
famoso del più impegnativo e narrato «esame di stato» conclusivo del
secondo ciclo di studi, ma che, ugualmente coinvolge emotivamente
studenti e famiglie: l’esame di terza media. E, se all’esame di
maturità e alle sue ansie sono stati dedicati film e canzoni, sparito
l’esame di quinta elementare, abolito con la riforma Moratti, l’esame
di terza media diventa il primo “grande appuntamento” degli studenti
italiani.
Quest’anno saranno poco più di 500 mila, per la precisione 554.826, i
ragazzi delle scuole statali impegnati nell’esame conclusivo del primo
ciclo di studi. La data varia da istituto ad istituto. Sono, infatti,
le singole scuole a stabilire il giorno della prova che può essere
immediatamente precedente o successiva al termine delle lezioni.
Finendo la scuola il prossimo 9 giugno la «settimana di passione» sarà
quasi sicuramente per la stragrande maggioranza di loro quella tra
l’11 e il 16 giugno. I ragazzi saranno valutati dai propri professori
e saranno “interrogati” in ogni materia. Superato questo primo scoglio
si aprono le porte delle superiori.
Lo scorso anno scolastico hanno frequentato la terza media poco più di
570mila studenti. Di questi è stato ammesso a sostenere l’esame di
terza media il 97,4% contro il 2,6 non ammessi. Alto comunque nella
scorsa a sessione di esami, il numero dei ragazzi che ha ottenuto il
«via libera» per accedere alle superiori. A fermarsi nel primo ciclo
di istruzione è stato, infatti, solo lo 0,3% dei candidati, mentre il
99,7% ha raggiunto la sospirata promozione. Oltre un terzo degli
studenti ha lasciato le medie con un giudizio «sufficiente» e solo il
17,7% con «ottimo». Ha ottenuto «buono» poco meno del 26% e «distinto»
il 19%. Le ragazze, ancora una volta, hanno dimostrato di essere più
brave dei loro coetanei. Il 44,9% delle giovanette ha infatti ottenuto
un giudizione «distinto-ottimo» contro il 29,4% dei maschi.
Con una nota del 10 maggio il ministro della Pubblica Istruzione ha
fornito alle scuole alcune precisazioni per lo svolgimento delle prove
dell’esame di terza media. La prima novità è che «tutti gli studenti
sono ammessi d’ufficio all’esame». da quest’anno, infatti, non è più
prevista l’ammissione all’esame. Le norme che prevedevano, ai fini
dell’ammissione degli alunni all’esame di Stato, un giudizio di
idoneità da parte del consiglio di classe, sono state abrogate
dall’art. 19 del decreto legislativo n. 59/2004 con effetto dal
corrente anno scolastico.
Pertanto, non trovano più applicazione gli articoli 177 (valutazione e
scheda personale dell’alunno) e 183 (ammissione all’esame di licenza)
del Testo unico (decreto legislativo 296/1994) che, in diverso modo,
fino al precedente anno scolastico, disciplinavano l’istituto
dell’ammissione all’esame di Stato.
L’ammissione, conseguentemente, «è disposta d’ufficio nei confronti di
tutti gli alunni frequentanti l’ultimo anno di corso della scuola
secondaria di I grado, indipendentemente dalla valutazione degli
apprendimenti conseguiti al termine dell’anno scolastico e, comunque,
alla sola condizione del raggiungimento del monte ore annuo di
presenze».
Per la prima volta, poi, costituisce materia obbligatoria d’esame per
tutti gli studenti la seconda lingua comunitaria che dovrà avere
dignità pari alla prima lingua comunitaria insegnata. In prima
applicazione per quest’anno si consente alle scuole, mediante formale
delibera del collegio dei docenti, di disporre sperimentalmente la
prova scritta di esame, anche per la seconda lingua comunitaria.
Viene prevista l’adozione di un modello sperimentale di certificazione
delle competenze che affiancherà il tradizionale diploma di licenza.
Il modello è aperto agli adattamenti e alle integrazioni che le
istituzioni scolastiche autonome vorranno adottare sulla base di
esperienze e di ricerche condotte in materia. Il ministero metterà in
atto misure di accompagnamento per favorire lo studio e
l’approfondimento delle competenze.
La natura sperimentale della certificazione tiene conto della
particolare fase di ridefinizione in corso delle Indicazioni nazionali
per i piani di studio, nella prospettiva di un quadro compiuto di
definizione di conoscenze e competenze che consenta l’adozione
definitiva di un modello di certificazione a valenza nazionale.