I docenti di ruolo con orario minore in cattedra rischiano di andare in esubero. Prof, 18 ore per salvarsi. Pressing opposti per riscrivere il taglia-organici di Antimo Di Geronimo da Italia Oggi del 23/1/2007
I docenti delle secondarie che non insegnano per 18 ore frontali rischiano di andare in soprannumero. È l'effetto di una delle disposizioni al vaglio dei tecnici del ministero della pubblica istruzione, in vista dell'emanazione del decreto interministeriale che darà attuazione ai tagli di organico previsti dalla Finanziaria (si veda ItaliaOggi del 16 gennaio scorso). La nuova norma prevede la riconduzione a 18 ore anche di alcune cattedre delle secondarie che fino a oggi non erano state toccate. Come, per esempio, le cattedre di italiano e latino (classe di concorso A051) nei licei. Il testo del decreto è oggetto di un acceso confronto non solo con i sindacati, che vogliono limitare l'azione di taglio, ma anche con il ministero dell'economia, che invece pretende che i tagli ci siano e siano nella misura delle 19 mila cattedre previste dalla Finanziaria. fino a 18 ore
Va detto subito che l'obbligo di ricondurre a 18
ore delle cattedre delle secondarie è già presente nel nostro
ordinamento. Essendo stato introdotto dall'articolo 35, comma 1, della
legge 289/2002. Il dispositivo prevede il riempimento delle cattedre
fino a 18, tramite la sostituzione delle cosiddette ore a disposizione
con ore di lezione frontali. Non di meno, la stessa norma prevede una
sorta di clausola di salvaguardia: il riempimento va effettuato a
patto che non si creino situazioni di soprannumerarietà. Il limite non
vale, però, se la soprannumerarietà deriva dall'utilizzazione di
spezzoni compresi in cattedre orario esterne. In buona sostanza,
dunque, i docenti che insegnano in una sola scuola non corrono rischi.
spezzoni esterni
Fin qui la normativa attualmente in vigore. Il
ministero della pubblica istruzione, però, avrebbe intenzione di
inasprire questa previsione. Scuola primaria
La cancellazione delle ore a disposizione o di
copresenza (e la loro sostituzione con ore frontali) riguarderà,
almeno in parte, anche la scuola primaria. In questo settore è
prevista la possibilità di ridurre la quota di organico funzionale di
1.870 posti. E a ciò andrà aggiunta l'elevazione della quota oraria
degli specialisti di inglese fino a 22 ore. Più alunni per classe
Ma il taglio più consistente avverrà per effetto
dell'innalzamento del numero degli alunni per classe. Il ministero
dell'istruzione, infatti, intende innalzare i coefficienti di uno o
due alunni per classe. Coefficienti che adesso prevedono, mediamente,
che le classi vengano formate con 25 alunni. Queste variazioni non
saranno apportate modificando i decreti in vigore (decreto 331/98 e
141/99). Più semplicemente, verrà data facoltà agli uffici scolastici
regionali di adottare delle deroghe che potranno consentire di formare
classi mediamente più affollate di uno o due alunni. I tagli per tipo
Complessivamente, l'amministrazione conta di
tagliare 14.123 classi: 5.129 nella scuola primaria; 2.884 nella
scuola media e 6.110 nelle superiori. L'organico della scuola
dell'infanzia non subirà alcuna variazione. E al momento non è stata
prevista alcuna riduzione dei docenti di sostegno, il cui organico,
però, verrà rideterminato secondo criteri che saranno resi noti
successivamente.
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