Bastico: oltre la riforma Berlinguatti.
da
Tuttoscuola, 24 gennaio 2007
Per la verità il neologismo Berlinguatti lo ha
proposto il prof. Cipriani, preside della Facoltà di Scienze della
Formazione dell’università Roma 3, ma non c’è dubbio che usando questa
bizzarra espressione egli abbia ben sintetizzato una preoccupazione
del viceministro Mariangela Bastico, che ha aperto con un ampio
intervento l’atteso convegno, promosso dalla citata Facoltà a Roma
nella giornata del 24 gennaio. "Occorre andare oltre la logica che ha
ispirato entrambe le riforme", ha sostenuto Bastico, una logica
verticistica, centrata sugli aspetti giuridico-istituzionali, sui
percorsi, sui contenitori.
A questa logica, ripetutamente fallita, occorre sostituirne un’altra,
fondata sulla processualità e sulla partecipazione delle scuole
autonome, sulla flessibilità dei percorsi, sul primato dei risultati e
dei punti d’arrivo rispetto agli itinerari compiuti per raggiungerli.
La Bastico non si è scoperta sulle soluzioni tecniche da dare ai
problemi di fondo: la riorganizzazione del biennio 14-16 anni, il
rilancio dell’area tecnico-professionale, il superamento dell’impianto
duale della riforma Moratti, ma ha ricordato che con la Finanziaria è
stato assunto l’impegno ad affrontare questi problemi in tempi certi,
e con modalità che facciano nascere l’innovazione dal basso, in forme
flessibili, sperimentali, partecipate. E con pochissimi vincoli di
sistema: l’obbligo di istruzione (non "scolastico", ha riconosciuto la
Bastico) fino a 16 anni, il rilancio della filiera
tecnico-professionale, la lotta alla dispersione nel quadro della
life-long learning "per una scuola che non lasci indietro nessuno", ha
concluso il viceministro tra vivi applausi.
Su alcuni passaggi dell'interessante dibattito sviluppatosi dopo
l'intervento di Margiangela Bastico torneremo nella prossima
newsletter.