L’ultima beffa della Moratti: la corte ha bocciato il raddoppio dei punti per chi ha lavorato «in quota». Fioroni scrive ai professori.
Graduatorie da rifare, di Massimo Franchi da l'Unità del 31/1/2006
Un altro lascito “morattiano” rischia di mandare
all’aria le graduatorie della scuola. Venerdì scorso la Corte
Costituzionale, relatore l’ex ministro Sabino Cassese, ha dichiarato
incostituzionale la norma che raddoppia il punteggio per i docenti che
hanno prestato servizio nelle sedi di montagna (sopra i 600 metri).
Introdotta dal ministro Moratti nel 2004, è stata abolita dall’Unione
(che si è sempre dichiarata contraria) nella Finanziaria appena
approvata. Come tutte le sentenze della Suprema corte il provvedimento
ha valore retroattivo e va quindi ad incidere sulle graduatorie e
dunque sulle 150 mila assunzioni in tre anni che il governo ha fissato
da qua al 2009. «Era una norma sbagliata, se si fosse seguito il
nostro indirizzo non ci saremmo trovati in questa situazione - spiega
da viale Trastevere il viceministro Bastico -. Stiamo analizzando le
conseguenze con i nostri tecnici e ora cercheremo una soluzione dopo
aver incontrato i sindacati (ieri Flc Cgil e Snals avevano già chiesto
l’intervento del governo, Ndr). Non faremo colpi di mano, cercheremo
di salvaguardare le graduatorie nel modo più indolore». Gli insegnanti
che si vedono tolti punti rischiano di perdere le cattedre o la
prevista assunzione; un numero eguale andrebbe reintegrato o li
scavalcherebbe per il futuro. Stime precise non ne esistono, ma gli
insegnanti coinvolti dovrebbero aggirarsi attorno ai 50 mila. Una
possibile soluzione potrebbe venire da un decreto legge che confermi
le assunzioni fatte dal 2004 all’anno scorso e di assumere chi ora si
trova in graduatoria nelle prossime immissioni in ruolo.
LA LETTERA DI FIORONI
|