Fioroni detta le nuove regole per le supplenze:
chi rifiuta perde punti e finisce in coda alla lista.

Cercansi supplenti veloci al cellulare.

 da Italia Oggi del 27/2/2007

 

Un pool di insegnanti precari specializzati nelle supplenze di breve durata, sempre disponibili e sempre rintracciabili, anche per cellulare oppure per posta elettronica, in grado di prendere servizio pure nel giro di 24 ore. Per risolvere l'emergenza delle cattedre lasciate troppo spesso vuote, perché risulta spesso impossibile trovare in tempi ragionevoli un supplente che accetti l'incarico, il ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, ha messo a punto un percorso veloce di assunzione. A prevederlo, il regolamento sulle supplenze che è stato da pochi giorni inviato al Consiglio di stato per il parere di rito, prima di essere definitivamente firmato da Fioroni.

L'emergenza supplenze riguarda in particolare le scuole dell'infanzia e nelle primarie, dove l'obbligo delle sostituzione scatta anche per assenze del docente titolare che non superano i dieci giorni. Ed è appunto per queste scuole che si delinea una nuova figura, quella del supplente sempre pronto e che non dice mai di no. Fioroni ha delimitato in primo luogo la possibilità di iscriversi nelle graduatorie d'istituto, la cui validità passa da triennale a biennale: si possono esprimere al massimo 20 preferenze (prima erano 30), con il limite di 10 per l'infanzia e la primaria. In questo ambito chi vuole potrà decidere di scegliere 2 circoli didattici e 5 istituti comprensivi per l'iter veloce: sarà contattato per vie brevi, ovvero cellulare e posta elettronica, in compenso avrà diritto ad essere chiamato dalla scuola con priorità rispetto agli altri. Ovviamente, ciascuno per la fascia di appartenenza. Nel caso in cui, espressa la disponibilità alla chiamata veloce, il prof non dovesse prendere servizio, sarà mandato in fondo alla lista, sempre che non sia impegnato in altro incarico.

L'obiettivo del nuovo regolamento,che rivede l'assegnazione di tutti gli incarichi di supplenze (brevi, fino al termine delle attività didattiche o fino al termine dell'anno scolastico) è di evitare che il docente si iscriva in troppe liste, alle quali non sempre è interessato, complicando il lavoro di chi si trova nella necessità di fare una sostituzione. Il nuovo meccanismo si basa, oltre che sulla sanzione del declassamento, anche su un sistema informatico ben oliato, dove le posizioni dei prof siano costantemente aggiornate. Circoscritta all'infanzia e alla primaria, limitato alle supplenze brevi, e dunque a ipotesi residuali, comunque dal prossimo anno debutterà in Italia la tanto contrasta (da alcuni sindacati) e invocata (dalle associazioni dei presidi) chiamata diretta.